Andrea Favilli è stato tra i migliori in campo nel successo di domenica pomeriggio contro il Frosinone (clicca qui per leggere la nostra analisi). L’ex Genoa e Ternana, subentrato nella ripresa al posto di Novakovich, ha disputato un buon secondo tempo dimostrando, trovando anche la via della rete in due occasioni (clicca qui per leggere la nostra analisi su Favilli). L’attaccante nativo di Pisa si è presentato quest’oggi ai cronisti, tra cui il nostro direttore Claudio Mele.

Le parole di Favilli
Inizia la conferenza di Favilli.
Un gol per cambiare la carriera?
«Iniziare così ti dà fiducia, sto lavorando bene da qualche settimana e quindi sono convinto che potrò e potremo fare bene. Gli obiettivi sono sempre quelli di squadra, che sono davanti rispetto a quelli dei singoli calciatori».
Gli anni alla Juve.
«Ripensare di avere avuto l’onore di giocare con certi calciatori è qualcosa da raccontare ai nipoti. Parliamo di giocatori incredibili, tra cui Morata, che è un talento clamoroso e una persona eccezionale».
Il momento più difficile e quello più bello? Quanti gol ti aspetti?
«Il più difficile è stato il secondo anno ad Ascoli, quando mi sono rotto il ginocchio. Avevo fatto otto gol e tutto mi aspettavo tranne una cosa del genere. Ero molto giovane e mi crollò il mondo addosso, avevo la Juve dietro che mi ha aiutato. Spero che questo sia il momento bello per ottenere grandi obiettivi. Sono qui con entusiasmo, voglio che il Bari ottenga grandi risultati. Vengo da una stagione molto difficile e per me l’importante è che la squadra vada bene. Per quanto riguarda i gol, spero il più possibile. Andare in doppia cifra è l’obiettivo minimo».
La formula del riscatto?
«Ho un anno di contratto al Genoa. A loro ho detto che sarei voluto andare a prescindere, senza pensare alle opzioni, vedendo l’annata per poi sedersi nuovamente per riparlarne. Non mi sento di parlare di una scommessa, perché so la mia situazione e l’obiettivo è fare bene in campo».
Sulla prossima partita.
«Non esistono squadre battute già in partenza. Noi dobbiamo proseguire sul nostro filotto, non esistono rilassamenti. Il Cosenza è una squadra difficile da affrontare».
PB – Che gruppo hai trovato?
«Ho ritrovato vecchi compagni e amici, è stato semplice inserirsi, perché è un gruppo solido. Quando giochi ogni anno contro giocatori come Vicari e Sibilli, ti conosci ed entri subito in sinergia. Il gruppo è sano e forte, i nuovi si sono integrati bene».
Termina la conferenza di Favilli.