In un inizio di stagione in salita per i colori biancorossi, va sicuramente reso merito all’ottimo approccio col mondo Bari di Valerio Mantovani. Sfumata la possibilità di avere Veroli (clicca qui per leggere la nostra analisi di mercato), mister Longo ha prontamente calato il jolly, suggerendo al duo Magalini-Di Cesare il profilo dell’eclettico centrale romano. Le risposte dell’ex Ternana e Ascoli sono state fin da subito positive, con prestazioni da migliore in campo contro due corazzate per la Serie B come Sassuolo e Sampdoria.
Il FOCUS su Mantovani
Mantovani è stato gettato per la mischia per la prima volta dall’inizio contro l’ostico Sassuolo nel turno infrasettimanale. In quel frangente, contro un avversario di categoria superiore come Mulattieri, il classe 1996 ha dispensato un’ottima prova da braccetto sinistro, con 55 tocchi di palla e una precisione di passaggio dell’89%. Dati che evidenziano la centralità nella costruzione dell’azione dal basso di Mantovani, forse il difensore dal piede più educato dal pacchetto barese, sebbene non sia il mancino tanto richiesto sul mercato.
La vera masterclass si è vista, però, contro la Sampdoria, con 4 tackle, 9 duelli vinti su 12 contro i temibili Coda-Tutino e ancora una volta un ottimo dato dell’86% relativo alla precisione passaggi. Insomma, Longo pare aver trovato un titolarissimo per la sua linea difensiva. Per buona pace di Obaretin, che aveva iniziato bene la stagione salvo poi finire in panchina dopo l’errore decisivo nel gol del 2-1 di Mendes contro il Modena. Sarà difficile adesso scalare le gerarchie.
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