Çani a PianetaBari: “Il Pisa come una finale, ma non è l’ultima spiaggia. Il Bari ha il carattere per uscirne”

L'intervista a Edgar Çani

Una finale. Il Bari riparte sabato pomeriggio da un fondamentale incontro contro il Pisa che non si può fallire. Una sfida da vincere a tutti i costi per togliersi dai bassifondi della classifica e tornare a respirare, contro una squadra in salute e a caccia di punti playoff. Edgar Çani, doppio ex della gara, è intervenuto nel PianetaBari Talk su Twitch (clicca qui per iscriverti al nostro canale Twitch). L’ex attaccante, in Puglia per 6 mesi nel 2014, ha parlato della partita contro i nerazzurri.

Çani

L’intervista a Çani

Çani, per lei due esperienze significative tra Bari e Pisa. Che partita si aspetta?
«Sicuramente una partita molto tesa. Le due squadre stanno vivendo dei momenti particolari, però comunque sono tutte e due attrezzate. È normale adesso che il cambio di allenatore al Bari possa influire dal punto di vista del temperamento, perché ogni volta che c’è un cambio in panchina i giocatori sono sul banco degli imputati e sanno che devono dare qualcosa in più. La gara col Pisa va presa come una finale, perché, secondo me, tutte le partite vanno prese come una finale. Non ritengo assolutamente sia l’ultima spiaggia».

Si aspettava di trovare il Bari così giù in classifica?
«Sinceramente no, perché ho sempre ritenuto il Bari una una squadra attrezzata. Chiaramente l’anno scorso i biancorossi hanno fatto più di quanto ci si aspettasse, però pensavo che si potessero mettere le basi per fare quest’anno
un campionato abbastanza tranquillo. Non dico da vertice, però sicuramente da poter essere nella parte sinistra del tabellone».

Che effetto le fa vedere il Bari lottare per la salvezza?
«Ovviamente dispiace tantissimo, perché secondo me Bari è una piazza che merita la Serie A e non assolutamente la Serie C. Bari è una delle migliori piazze in Italia, lo abbiamo dimostrato l’anno della stagione fallimentare, in più il tifo ha sempre risposto. Ovviamente so che un’annata possa non andare bene o possa andare storta, però spero che si possa almeno salvare quest’anno tranquillamente».

Qual è la chiave per tirarsi fuori da queste situazioni?
«Bisogna metterci carattere, più carattere degli altri perché ormai tutte le squadre sono attrezzate e organizzate, quindi non è mai facile. Però devo dire che il Bari ha sia l’organico, sia le qualità e sia i giocatori col temperamento giusto per uscirne. Cito su tutti Ci Cesare, che gli attributi li ha come anche altri giocatori».

Il Pisa che squadra è?
«Stanno vivendo una stagione altalenante. Hanno alternato delle bellissime prestazioni a dei tracolli inaspettati.
Devo dire che Aquilani è un buon tecnico, ha sempre avuto equilibrio, ha cercato di smorzare magari i momenti difficili e per questo ha avuto qualcosa in più. Sono stati penalizzati dai tanti infortunati, è stata una stagione anche per loro particolare, però adesso sono in risalita».

Aquilani Pisa
Copyright: Pisa Sporting Club

La salvezza del Bari passa dai gol degli attaccanti?
«Penso in generale dalla fase offensiva. Se dovessi fare un nome, direi quello che ha più carte ed è stato più incisivo nell’ultimo periodo: Sibilli. Peppe è un buon giocatore, ha un buon temperamento. Tuttavia la squadra ha tanti giocatori di spessore, quindi penso che ci si rialzi con il collettivo, non tanto con il singolo».

Çani, ha mai avuto nella sua carriera 4 allenatori in una stagione?
«Forse sì, perché comunque anche io ho qualche campionato particolare in passato l’ho vissuto. Posso dire che non è mai semplice affrontare una stagione del genere: cambi di allenatore, giocatori sempre messi sul banco degli imputati, cambi di modulo ovviamente, staff, gestione. Non è facile, però ci si rialza con gli attributi, con il gruppo».

Perché secondo Çani il Bari riuscirà a salvarsi?
«Quello che dico sempre è che nel calcio serve equilibrio. Il Bari quest’anno ha fatto delle buone partite. Certe volte segnando tanto, certe volte segnando poco, però talvolta ho visto delle buone prestazioni. Secondo me, ognuno dei giocatori e dello staff deve prendere magari come spunto, quelle buone prestazioni. Portarle con sé e cercare di fare ancora meglio».

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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