Moreno Longo sta guidando il Bari attraverso una stagione solida e determinata, tra alti e bassi, ma con 11 partite consecutive senza sconfitte. Dopo un avvio incerto con due ko che potevano far crollare il castello, i biancorossi hanno trovato un buon ritmo, raggiungendo risultati importanti come il 3-0 in trasferta contro il Frosinone e il 2-0 casalingo contro il Mantova. Nel mezzo diversi pareggi di cui recriminare e ingoiare un boccone amaro, di cui le responsabilità vanno suddivise tra calciatori e allenatore. Eppure in un campionato super-equilibrato come quello della Serie B fare un filotto di risultati utili consecutivi è di vitale importanza. Solo lo Spezia del resto ha fatto meglio del Bari.
Questa striscia di imbattibilità del Bari di Longo si avvicina, sebbene con ambizioni diverse, ai risultati del Bari di Conte, l’ultimo in ordine di tempo a eguagliare (e superare) le undici gare senza macchia. Neanche Mignani ci riuscì, visto che nella stagione 2021/22 si fermò a 10.
Conte e la serie d’oro: 16 partite senza perdere
Antonio Conte, nella stagione 2008-2009, aveva invece un obiettivo chiaro: la promozione diretta. Tra la 18ª e la 34ª giornata di quel campionato, Conte portò il Bari a 16 partite senza sconfitte, una delle serie più lunghe nella storia recente del club. Con vittorie memorabili come il 3-0 contro l’Avellino e il 2-1 sul Frosinone, il Bari di Conte si impose ai vertici, lasciando un segno indelebile nel percorso verso la Serie A. Per l’attuale tecnico del Napoli in quel filotto arrivarono 11 vittorie e 5 pareggi, contro le attuali 3 vittorie e 8 pareggi.
Longo vs Conte: imbattibilità per obiettivi diversi
Sebbene il Bari di Longo punti per bocca del suo presidente ai playoff e non alla promozione diretta, questa striscia di imbattibilità testimonia la forza del gruppo, la bontà del lavoro dell’allenatore e l’ambizione di una squadra in crescita. I tifosi biancorossi possono sperare che, se Longo continuerà su questa strada, il Bari possa sognare traguardi importanti anche se non immediati, rievocando comunque i momenti di gloria del Bari di Conte.
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