Nunzio Lella, classe 2000, sembrava destinato a diventare una pedina importante nel centrocampo del Bari in questa stagione. Dal suo arrivo a Bari, infatti, Longo è passato al 3-4-2-1 estivo al più compatto 3-5-2. Con sette presenze, e un gol segnato contro il Mantova, il giocatore biancorosso stava infatti mostrando segnali promettenti. Il rosso diretto rimediato un po’ ingenuamente contro il Cosenza, che lo ha costretto a saltare le sfide con Cremonese e Catanzaro, sembra però aver frenato il suo percorso, interrompendo un po’ la continuità di rendimento.
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Lella sull’altalena
Fino ad ora, Lella ha giocato solo 415 minuti su un totale possibile di 630. Prima dell’espulsione, era riuscito a dare segnali incoraggianti, dimostrando una buona capacità di inserimento. Nelle ultime uscite è apparso invece appannato e più impreciso, con Longo che lo ha sostituito a fine primo tempo con la Carrarese e lasciato a riposo contro la Reggiana. Dal suo rientro sembra mancare un po’ di fiducia e incisività nelle giocate, che fino a quel momento avevano dato al centrocampo biancorosso una marcia in più.
Il compito di Longo è quello di lavorare per ritrovare quel centrocampista che nelle prime giornate aveva garantito solidità, precisione e inserimenti. Doti, del resto, diverse da quelle dei restanti componenti della mediana e che sono particolarmente utili in un campionato lungo e impegnativo come quello di Serie B. La sfida di Lella ora è sia tecnica che mentale: solo superando il momento di difficoltà potrà tornare a essere l’elemento solido e dinamico di cui il Bari ha urgente bisogno.
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