Bari la seconda squadra del Napoli? La risposta sul campo. Sabato c’è il derby in Primavera

Il derby tra Bari e Napoli... in Primavera

L’angusta giornata ieri conclusa ha spento sul nascere quel barlume di entusiasmo che si era acceso con l’arrivo di mister Iachini. Un autogol mediatico bello e buono quello del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che dalla Campania ha sproloquiato a mezzo stampa fornendo le sue (amare) verità. Un intervento, quello del numero uno della Filmauro, in cui ha definito il Bari «la seconda squadra del Napoli» scatenando inevitabilmente l’ira (eufemismo) della piazza barese, certificato da un durissimo comunicato della Curva Nord che ha promesso una linea intransigente già da Bari-Lecco.

E se il figlio Luigi si è dissociato goffamente provando a mettere una pezza alle uscite del padre padrone, Aurelio ne ha combinata un’altra parlando su X di «un fraintendimento», senza proferire alcuna scusa. Il vituperio, usando le parole del Sindaco, che ha ingoiato Bari difficilmente si potrà digerire. Seconda o prima squadra fa poca differenza: è cristallino come il 7 febbraio 2024 sia stata messa la pietra tombale alla parola multiproprietà, almeno in Puglia. Un affronto, l’ennesimo, imperdonabile.

Una piccola occasione per rispondere alle affermazioni del massimo patron Aurelio De Laurentiis il Bari però ce l’ha servita su un piatto d’argento. E non parliamo della prima squadra, impegnata al San Nicola contro il Lecco, ma della Primavera. Dachille, Colangiuli e compagni sfideranno a Modugno sabato mattina alle ore 11:00 il Napoli, in un derby tutto in famiglia contro i partenopei.

Detto che il Napoli, campione d’Italia, vanta una squadra nel campionato Primavera di Serie B neanche in zona playoff, fa già capire l’interesse che dalla Campania si nutre verso il settore giovanile, sebbene si ritiene virtuosamente ed a petto in fuori di essere «sul pezzo». Il Bari Primavera, neopromosso, non solo fa la stessa categoria degli azzurri, ma ci permettiamo di dire che vanta anche individualità migliori. E non è di certo merito della proprietà: a Bari beneficiano del lavoro di Sciannimanico iniziato prima della SSC e di quanto di buono sta facendo ora un organico dirigenziale autoctono, con i direttori tecnici Antonicelli, Lanzillotta e il coordinatore Sansonetti. Nel Napoli, poi, ci sono due ragazzi sottratti qualche anno fa al vivaio biancorosso: Lorusso e Turi.

Tocca allora ai ragazzi 2005, quasi tutti di Bari e provincia, sabato mattina gettare il cuore oltre l’ostacolo e riscattare un popolo intero. Almeno per questa partita, siamo sicuri, avranno un tifo inimmaginabile alle loro spalle. PianetaBari, come sempre, seguirà e racconterà la partita. 

By Claudio Mele

Ho un assegno di ricerca in matematica, sono anche un insegnante di matematica e fisica. Nel tempo libero faccio il giornalista (con scarsi risultati)

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