Appuntamento quest’oggi alle ore 11.30 all’Hilton di Fiumicino in Roma per discutere all’assemblea straordinaria FIGC per modificare lo Statuto. Un importante incontro, che vede uno scontro acceso tra la proposta del presidente Gravina e quella della Serie A. Va premesso che quest’oggi si sarebbe dovuto scegliere il nuovo presidente federale, ma la nomina è slittata al 2025.
La proposta di Gravina
La Figc propone un aumento minimo dei consiglieri (da 3 a 4) e di portare il peso della A in assemblea per le votazioni dal 12 al 18%, la B resterebbe al 6%, la Lega Pro scenderebbe dal 17 al 12%. Invariate le percentuali di LND, Aic e Aiac, mentre uscirebbe l’Aia. La risposta dei club non si è fatta attendere. Nel loro piano si chiedono 6 consiglieri e un peso elettorale del 30%, B e Lega Pro all’8%, l’LND scenderebbe dal 34 al 24%.
Non solo. Gravina sostiene di aver dato al massimo campionato l’autonomia che chiedeva, parlando di un «fatto epocale» e sostenendo che si è «superata anche la Premier». Per la Lega Serie A si tratta di un’autonomia puramente organizzativa. Per avere quella che le permetterebbe di procedere con una reale riforma chiede che in caso di conflitti con la Federcalcio su determinate materie (come le licenze nazionali) spetti a lei avere l’ultima parola, con una sorta di parere vincolante. Anche su questo Gravina ha detto no: se Figc e Lega avranno posizioni diverse verrà mantenuto lo status quo.
In diversi ancora sperano che il presidente Gabriele Gravina possa fare un passo indietro prima che venga messa al voto la sua proposta che, nonostante il momento su più fronti non facile del numero uno della Figc, ha i numeri per passare. La votazione avverrà in mattinata.
Negli scorsi giorni Aurelio De Laurentiis aveva detto la sua sulla questione riforma della Figc con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale, chiarendo il suo pensiero e prendendo posizione dando supporto a Gravina. «Nessun conflitto. Lotto per una Serie A florida» aveva detto il numero uno della Filmauro.