Antenucci saluta il calcio. Ieri la salvezza e l’addio con la SPAL, il ricordo del Bari

L'addio di Antenucci

Dopo una carriera lunga e ricca di emozioni, Mirco Antenucci ha detto ufficialmente addio al calcio giocato. Il suo ultimo atto è stato con la maglia della SPAL, squadra con cui ha chiuso la stagione conquistando la salvezza ai playout, contro il Milan Futuro. L’attaccante ha vissuto un momento speciale al Mazza di Ferrara, dove ha ricevuto un caloroso tributo dai tifosi e dalla società. “L’amore che mi avete fatto sentire dal primo giorno qui a Ferrara ripaga di tutti gli sforzi fatti per essere competitivo sempre”, ha dichiarato Antenucci, visibilmente emozionato.

Antenucci

Il legame di Antenucci con il Bari

Prima di tornare alla SPAL, Antenucci ha vissuto quattro stagioni indimenticabili con il Bari, diventando uno dei giocatori più amati dai tifosi. Con la maglia biancorossa ha disputato 141 partite, segnando 63 gol, un bottino che lo ha reso il secondo miglior marcatore della storia del club dietro a Bretti.

Il suo contributo è stato fondamentale per il Bari, con momenti indimenticabili come il rigore segnato al 94’ nella finale d’andata dei playoff contro il Cagliari, che aveva fatto sognare la promozione in Serie A. “Pensavo di finire la carriera qui, ma la vita ci sorprende sempre”, aveva scritto Antenucci nel suo messaggio d’addio ai tifosi baresi, sottolineando il forte legame con la città e la squadra.

Ora, dopo aver chiuso la sua carriera con la SPAL, Antenucci guarda al futuro con la volontà di rimanere nel mondo del calcio. Nel suo ultimo anno al Bari, dopo la gara contro il Venezia, lui e Valerio Di Cesare si sono recati a Coverciano per sostenere l’esame da direttore sportivo, ottenendo l’abilitazione. Di Cesare ha appena terminato la sua prima stagione da DS con il Bari, e ora probabilmente anche Antenucci intraprenderà questo percorso, coprendo l’incarico da direttore sportivo nel prossimo futuro. Un campione che ha lasciato il segno, sia con il Bari che con la SPAL, e che continuerà a essere ricordato per la sua classe e il suo attaccamento alle maglie che ha indossato.

By Gabriele Cavolo

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