Giornata di presentazione per Gennaro Acampora, reduce dall’esordio contro il Pisa (qui l’analisi di Pisa-Bari). L’ex Benevento quest’oggi si è presentato in conferenza dalla sala stampa del San Nicola.
La conferenza di Acampora
Acampora, quante magie potrà regalarci?
«Darò il massimo con quello che so fare. So calciare bene in porta, ho forza e una buona tecnica.»
Polito ci ha messo tanto per portarla qui a Bari.
«Ringrazio il direttore per le parole nei miei confronti, un attestato di stima importante. C’è stata una lunga trattativa con delle incomprensioni: negli ultimi minuti è arrivata questa chiamata importante che non ho potuto rifiutare».
A Pisa l’abbiamo vista in crescita col passare dei minuti. Come mai?
«Ha pesato il fatto che non giocassi da tanto, non avendo fatto un vero e proprio ritiro. All’inizio ero un po’ imballato sia fisicamente che mentalmente, ma col passare del tempo mi sono scrollato paura e tensione e ho cominciato a divertirmi».
Che tappa è Bari per la carriera di Acampora? Che prospettive ha questo Bari?
«Bari è forse la più importante piazza in cui ho giocato finora. Ho grandi aspettative, voglio dare il massimo per andare lontano. Mi sono trovato bene nel gruppo: con molti ho giocato contro, con altri ho giocato nelle giovanili e con Ilias (Koutsoupias, ndr) ho giocato la scorsa stagione. Una decina ne conoscevo già.»
Ci può raccontare i retroscena della trattativa?
«Io e il mio avvocato abbiamo firmato in bianco per fare le cose velocemente e non perdere l’opportunità.»
Che idea si è fatto Acampora sul campionato di Serie B, e in particolare sul Catanzaro?
«La Serie B è sempre un campionato duro. Il Catanzaro gioca da anni con questo sistema: ha un buon palleggio e ci darà filo da torcere, ma noi dobbiamo imporre il nostro gioco.»
Dove si vede meglio in campo? Si sentirebbe pronto anche per giocare davanti alla difesa?
«Mi vedo meglio da mezzala sinistra. Giocherei anche da play ma in quel ruolo ci sono due calciatori fortissimi, lascio a loro quel compito.»
All’interno dello spogliatoio che aria si respira? Che obiettivo vi siete posti per questa stagione?
«Pensavo di trovare uno spogliatoio amareggiato, ma i miei compagni hanno voglia di rifarsi e fare meglio dello scorso anno. Noi ci stiamo allenando duramente per fare il miglior campionato possibile.»
Se il Bari ha la delusione della mancata promozione, Acampora ha la rabbia della retrocessione. Com’è possibile che squadre sulla carta così forti retrocedono? Quali errori non bisogna commettere per rimanere in alto?
«Se avessimo saputo la risposta non saremmo retrocessi. Tutti abbiamo fatto errori. Da parte mia c’è voglia di rivalsa, mettermi in gioco e dimostrare il mio valore.»
Il suo acquisto è stato importante per portare tanta esperienza al centrocampo.
«Sono qui per dare una mano e portare la mia esperienza, darò il massimo.»
Lei è arrivato in prestito. Ci sono differenze dal punto di vista personale rispetto a quando ci si trasferisce a titolo definitivo?
«Se faccio bene, c’è la possibilità di essere riscattato. Devo tanto al Benevento perché mi ha rilanciato in un momento non brillantissimo. Non penso al fatto di essere in prestito.»
Il Parma è la squadra da battere?
«Loro vogliono risalire da un po’ di anni, hanno sempre fatto squadre importanti.»
Ci ha parlato delle esperienze a livello giovanile. C’è rammarico per non aver proseguito quel percorso?
«Arrivai a La Spezia a 16 anni. Lì ero visto sempre come il “bambino” di turno, ma mi sono trovato bene a La Spezia. Forse se avessi fatto esperienze diverse avrei avuto una traiettoria diversa.»
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