Dopo un avvio di campionato a marce basse, il Bari ha ingranato inanellando 6 risultati utili consecutivi. Oltre ai punti conquistati, a convincere sono state le prestazioni fornite dai biancorossi, specialmente quelle in trasferta. A Frosinone il Bari si è imposto travolgendo la squadra di Vivarini, mentre a Cremona, in un match ricco di episodi (di cui uno controverso), l’undici di Longo ha disputato una partita coraggiosa e consapevole.
Dopo 8 giornate di campionato, per comprendere quali sono le caratteristiche, i punti deboli e i punti di forza di questo Bari, è utile dare un’occhiata alle statistiche avanzate che ci vengono messe a disposizione dal portale Fbref.
I numeri del Bari
I dati più significativi sul Bari riguardano la fase offensiva, e più in generale, lo sviluppo della manovra. I biancorossi sono alle spalle del solo Cosenza per tiri effettuati, ben 129 in 8 giornate, di cui però solo il 26% in porta. Nel rapporto tra tiri totali e tiri in porta il Bari è la peggior squadra della categoria. Anche il dato sugli npxG (Expected Goals non considerando i rigori) non è in linea con la quantità di tiri effettuati: 7 squadre hanno fatto meglio del Bari, che in 8 partite ha prodotto 9,5 npxG.
I numeri sullo sviluppo della manovra offensiva, e specialmente sulla rifinitura delle azioni, sono tutti positivi. Il Bari è sesto per Expected Assist prodotti, primo per passaggi fondamentali – ossia quelli che portano ad un tiro -, secondo per passaggi nell’ultimo terzo di campo, primo per passaggi in area di rigore, secondo per passaggi progressivi e primo anche per cross in area completati. In più, ma questo è visibile anche ad occhio nudo, il Bari è la squadra che calcia di più attraverso situazioni di palla inattiva. Come specificato da Longo, la buona riuscita di un calcio piazzato è figlia anche delle capacità del battitore, e il Bari ha trovato in Falletti uno specialista. Tra i giocatori che hanno giocato almeno il 40% dei minuti, l’uruguaiano è primo per occasioni generate da calcio piazzato (2,78 ogni 90 minuti). La sensazione è che questa mole di gioco comporterà una crescita progressiva anche degli xG prodotti.
Difensivamente non si può dire che il Bari sia una squadra ermetica, d’altronde l’atteggiamento quasi spregiudicato esibito nel secondo tempo di Cremona contempla una serie di rischi da mettere in preventivo e accettare. Il Bari è decimo per npxG concessi, 8,5 a fronte di 8 gol effettivamente incassati. Anche per numero di tiri in porta concessi i biancorossi sono a metà della graduatoria.
Per filosofia di gioco e sistema adottato il Bari è una squadra che concede pochissimi cross, appena 95, cifra abbassata solo dalla Salernitana. Anche la distanza media delle azioni difensive effettuate ci dice molto sul modo in cui la squadra interpreta la fase di non possesso. Solo 5 squadre ingaggiano duelli ad una distanza media maggiore rispetto al Bari. Dell’atteggiamento aggressivo e coraggioso dei terzi di difesa impiegati da Longo abbiamo parlato ripetutamente.
I dati dei singoli
Stringendo lo sguardo sui singoli, è interessante notare come Lasagna sia nella top 10 per xG prodotti, un dato che certifica la sua abilità negli smarcamenti ed anche la sua autosufficienza nel crearsi occasioni da gol. Come insegna la sua carriera però, il numero degli xG è sempre superiore a quello dei gol realizzati.
Il coinvolgimento dei terzi di difesa nello sviluppo della manovra è corroborato anche dal dato sui passaggi progressivi: Raffaele Pucino è terzo in questa speciale classifica, alle spalle di un altro difensore, Antov, e di Franco Vazquez. Se guardiamo invece ai passaggi progressivi effettuati solo dalla metà campo in su troviamo Mehdi Dorval, il cui secondo tempo contro la Cremonese è stato emblematico. L’algerino è quarto anche per passaggi in area di rigore, mentre Benali, metronomo della squadra, non si limita ad una distribuzione conservativa del pallone ma ha un impatto notevole anche a ridosso dell’area avversaria. Lo troviamo tra i primi 5 della categoria sia per passaggi fondamentali che per passaggi nell’ultimo terzo di campo.
Chiudiamo con uno specchietto sull’importanza difensiva di Maita e Vicari, determinati allo stesso modo ma in zone di campo diverse. Maita è quinto per contrasti vinti nella trequarti offensivi, mentre Vicari è quarto per salvataggi, ossia quell’insieme di interventi difensivi effettuati nel terzo difensivo.