🎉 Festa Bellomo, 34 anni finalmente sul campo. Ora il rinnovo non è impossibile

Nicola Bellomo, a sorpresa, sta diventando una pedina sempre più importante per il Bari di mister Longo. Inizialmente relegato in panchina, con appena 72 minuti in tutta la seconda parte di 2024, soprattutto in questo 2025 il centrocampista dell’Arco Basso sta conquistando la fiducia dell’allenatore e dei tifosi grazie alle sue prestazioni (ottime) sul campo. Qualcosa di davvero difficile da pronosticare, sebbene la forte considerazione che il gruppo avesse nel giocatore, ritenuto indiscutibilmente uno dei leader dello spogliatoio.

Bellomo
Copyright: U.S. Cremonese

Buon compleanno Bellomo

La svolta per Bellomo è arrivata il 29 dicembre scorso, durante la gara interna contro lo Spezia. Da quel momento in poi, il “Barese Doc” è diventato una presenza costante nelle partite dei biancorossi, sia partendo dalla panchina ma nell’ultimo periodo anche dall’inizio.

Nelle ultime cinque ha quadruplicato i numeri magrissimi del 2024, raggiungendo 317 minuti giocati in 12 partite su un totale di 26 giornate. Bellomo ha dimostrato di saper fare la differenza ogni volta che è stato chiamato in causa, svariando in più posizioni. Ciò che colpisce è la sua fame agonistica, che gli ha permesso di risultare uno dei pochi a salvarsi nella battaglia di Castellammare e spiccare in positivo nel pari con la Cremonese. Per non parlare del gol col Brescia, festeggiato con il famoso trenino

Nel giorno del suo compleanno, il trentaquattresimo, le sue prestazioni hanno sollevato un quesito importante: il Bari rinnoverà il contratto in scadenza di Bellomo? La risposta, che fino a poco tempo fa sembrava essere assolutamente negativa, potrebbe stare mutando in questi giorni. Considerando il contributo significativo del centrocampista barese nelle recenti partite, magari qualche pensiero in più verrà fatto dalle parti di Via Torrebella. Solo il tempo ci dirà se la dirigenza biancorossa deciderà di puntare ancora su Bellomo per il futuro. Nel frattempo tanti cari auguri, Nicola.

By Gabriele Cavolo

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