Primavera, alla scoperta di… Donatello Leone

Alla scoperta di Donatello Leone

Riprende respiro la formazione del Bari Primavera. I giovani biancorossi di mister Federico Giampaolo sono tornati alla vittoria nella sfida di sabato 2 dicembre, un derby predominato contro il Monopoli aggiudicato con il risultato di 1-0. Tra i protagonisti della partita, spiccano i due firmatari della rete decisiva: il fantasista Davide Colangiuli, di cui vi abbiamo parlato in tempi non sospetti, autore di un assist visionario e più in generale di una gran partita, e la mezzala Donatello Leone, autore della rete decisiva con un inserimento da vero e proprio incursore di centrocampo.

Protagonista sul campo e del nuovo episodio della nostra rubrica Saranno Galletti, Leone è il quinto elemento della Primavera di cui ci occupiamo. Qui la puntata precedente, dedicata a capitan Dodo Dachille (anche lui tra i più positivi contro i biancoverdi, avendo colpito una traversa su punizione).

Chi è Donatello Leone: formazione, caratteristiche e il provino col Bologna

Nato a Ruvo nel gennaio 2005, Leone inizia a giocare a calcio nel 2011, nella Di Domenico Football Ruvo, scuola calcio del territorio ruvese dalla quale sono emersi anche altri due giovani Galletti come Luigi e Daniele Pellegrini. Abbiamo contattato il fondatore e responsabile tecnico della scuola calcio, nonché attuale allenatore del Molfetta, Fabio Di Domenico, per farci raccontare da lui alcuni retroscena sul ragazzo.

«Per me è un vero piacere parlare di Donatello e raccontarlo con aggettivi e parole che possono essere solo positivi» ci ha spiegato Di Domenico. «Leone arriva nella scuola calcio Di Domenico Football al primo anno di fondazione della stessa, il 2011. Ha 6 anni e sul viso la gioia e la semplicità di un qualsiasi bambino a cui si mette un pallone tra le mani o meglio tra i piedi; e lui con quel pallone ci sa fare» aggiunge Di Domenico, che si sofferma con dovizia di particolari sulle caratteristiche del ragazzo.

Leone Di Domenico

«Tutto sinistro, tecnica innata, frequenza nel passo. Mi accorgo subito che il ragazzo ha una qualità superiore a tutti gli altri, c’è solo da coltivarlo migliorandolo e lasciarlo sereno di godersi la sua età e la passione per il calcio». Non solo il campo, però: per Di Domenico, che lo conosce bene, Leone possiede anche doti caratteriali non indifferenti. «Per qualità e doti umane diventa in poco tempo un riferimento per i compagni. Taciturno, rispettoso delle regole, di poche parole. Mai un comportamento fuori posto, educazione familiare che si evidenzia in tutti gli aspetti positivi.»

Di Domenico ripercorre il quinquennio del centrocampista nella sua scuola calcio. «Resta con me 5 anni per poi passare al Bari, dove intraprende un percorso bruscamente interrotto dal fallimento. Tante persone prestate al calcio si fiondano sul ragazzo, promettendogli castelli in aria. Qui viene fuori il Donatello adulto, umile, quello che non dimentica le sue origini e ascolta il mio consiglio: ritornare nella nostra scuola calcio per un anno, il tempo di permanenza in Serie D del Bari, per poi fare ritorno alla società che ha creduto in lui. Non ci sentiamo spesso, ma nelle situazioni che lo richiedono ci confrontiamo per scegliere sempre quello che è più giusto per lui.»

Nell’anno di intermezzo tra la prima e la seconda esperienza barese, anche un’esperienza di prestigio per Leone: uno stage di una settimana con la formazione Under 14 del Bologna, prestigiosa società di Serie A, sostenuto a fine ottobre 2018. Un’ulteriore riprova del valore di questo giovane centrocampista.

Leone

Leone, il protagonista che non ti aspetti

Quella capacità di rimanere sul pezzo, sempre concentrato e mai domo, si è riscontrata anche nel corso di questa stagione. Anche per via del fisico minuto, Leone ci ha messo qualche partita ad adattarsi alla categoria: progressivamente, però, sono venute fuori le sue caratteristiche. Mezzala sinistra di corsa e buona tecnica, volitivo nei contrasti e molto bravo a leggere gli spazi, Leone è il perfetto calciatore per completare un terzetto di centrocampo.

Partito un po’ lentamente, Leone ci ha messo qualche partita ad entrare pienamente a regime: Giampaolo gli ha sempre dato fiducia, essendo anche l’unico mancino nel pacchetto mediano biancorosso, schierandolo titolare nelle prime 9 partite di campionato. Una fiducia ripagata con una crescita continua, testimoniata dalla rete contro lo Spezia a inaugurare le ostilità, risultata poi inutile per via del 2-5 dei liguri.

Una rete molto simile a quella decisiva messa a segno contro il Monopoli, la seconda della sua stagione: un inserimento che ha messo in mostra la sua qualità nel cercare gli spazi e incunearsi, concludendo con il sinistro. Alla prima partita stagionale in cui è partito dalla panchina, Leone si è fatto trovare pronto, risultando decisivo anche da subentrato.

Leone

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By Gianluca Losito

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