Il Bari finalmente torna al successo, con un convincente 2-0 in casa della Salernitana davanti a 5.000 baresi che hanno affollato l’Archi. Una buona prova per i biancorossi, che dopo un primo tempo molto positivo condotto in doppio vantaggio grazie alle reti di Lasagna (clicca qui per rileggere le sue dichiarazioni) e Novakovich, hanno difeso il risultato nella ripresa. Di seguito le nostre pagelle BRUTTE di Salernitana-Bari. Una scelta editoriale che – ribadiamo – accompagnerà il post partita, volta a unire la critica giornalistica, a un sano umorismo. Clicca qui per rileggere le pagelle brutte di Bari-Reggiana.
Le pagelle brutte di Salernitana-Bari
La difesa
RADUNOVIC 7: Nessun errore, non sbaglia neanche la playlist all’ingresso in campo. Propizia perfino il primo gol con un bel rinvio che mette Novakovich in porta. Il Muro di Belgrado torna a fare… il Muro di Belgrado. Con tanti saluti al fantasma di Brenno che aleggiava.
PUCINO 6.5: Preciso, sicuro, diligente. Quest’anno sta vivendo una seconda giovinezza, dopo essere stato silurato prima a Salerno, poi a Ascoli e anche a Bari. Giuriamo che non c’è nessuno con la foto di un ex centrocampista del Bari che ha suggerito la pagella.
SIMIC 6.5: Doveva giocare Vicari, poi come quando manca il decimo a calcetto Longo lo getta all’ultimo nella mischia. Ne viene fuori una prova arcigna, che non fa assolutamente rimpiangere il capitano. Si perde solo Wlodarczyk a fine primo tempo, per il resto ci mette la gamba dovunque (e non solo, visto che mura un tiro granata prendendo una pallonata lì dove fa più male).
MANTOVANI 6: Alterna cose buone, ad altre in cui ricorda il peggior Sabbione, facendosi infilare da Verde (deve una cena a Radunovic). Prende il quarto giallo del campionato, entrando così in regime di diffida e meritando uno scappellotto da papà Longo.
Il centrocampo
OLIVERI 7: Corre, si sbatte, prende falli e fa un assist che Lasagna non poteva proprio sbagliare stavolta (Si scherza Kevin!). Non ne sbaglia più una. Di questo passo l’anno prossimo lo vedremo in Champions League con l’Atalanta.
MAITA 6.5: Sbaglia un solo pallone nel secondo tempo, ma così come per Guiebre nel Bari dello scorso anno non se ne accorge nessuno. Schiavone ci aveva preso: quanto è bello avere queste vibes da vecchio Mattia ragazzi. Se tirasse di più…
BENALI 6.5: Quando ha la palla tra i piedi il nostro monaco tibetano è una sicurezza. Si dice che tragga forza dalla sua testa lucida, anche se si gioca nell’oscurità, e la imprima sul pallone. L’assenza per squalifica col Cittadella è una sciagura assimilabile al mercato invernale dello scorso campionato.
(Dal 41 s.t.) COLI SACO sv
DORVAL 6.5: Fa l’assist per Novakovich dopo aver sbagliato un paio di cross, mettendo in mezzo comunque una pallaccia a mezza altezza su cui lo statunitense si dece accartocciare per buttarla dentro. Stojanovic ha provato ad attentare alla sua vita (forse un sicario di Gazzismo?) e così il mister preferisce toglierlo ad inizio secondo tempo per non rischiare la sua incolumità fisica.
(Dal 11 s.t.) FAVASULI 6: Entra e fa il compitino, un po’ come sempre. Dov’è finito quel giocatore che ci fece ammattire nei playout?
L’attacco
SIBILLI 6: Bisogna fare uno di quegli annunci che trovi su Facebook tipo «AAA cercasi Sibilli 23/24, no perditempo». Sotto porta quest’anno non gliene va bene una, almeno questa volta nessuna svirgolata da mai dire gol. A suo favore va detto che quando esce il Bari non riesce più a tenere un pallone per almeno 20 minuti.
(Dal 11 s.t.) LELLA 5.5: La sua involuzione da quel maledetto rosso contro il Cosenza è evidente. È palesemente appannato: che qualcuno accenda l’aria calda.
NOVAKOVICH 7: È in un magic moment, a prescindere dal secondo centro consecutivo, il terzo in campionato. Segna solo in spaccata, in avvitamento o in ribattuta: insomma, tutto ciò che non sapeva fare Puscas.
(Dal 41 s.t.) FAVILLI sv
LASAGNA 6.5: Fa un gol che solo Lasagna potrebbe sbagliare (si scherza Kevin!). Solita partita di sacrificio, però finalmente condita col gol. L’ultima rete segnata era stata domenica 6 ottobre, poi solo serali di venerdì e sabato pomeridiani. Se due indizi fanno una coincidenza, allora possiamo dire che Lasagna di domenica è una garanzia.
(Dal 24 s.t.) SGARBI 6: Allora esiste. Entra ed il suo compito è prendere più calci possibili per guadagnare tempo. Missione compiuta, anche se il povero Lorenzo probabilmente avrà un sacco di lividi ora. Sperando di non vederlo in campo nuovamente a Natale.
LONGO 6.5: Torna alla vittoria dopo una serie interminabili di segni X. Azzecca tutte le mosse: titolari e subentrati, con il Bari che ha alternato la spada allo scudo. Un anno fa lo esonerarono alla sosta a Como per dare il giocattolo a Fabregas. Un anno dopo si riconferma tra i migliori tecnici della B.
View this post on Instagram
