Il Bari è in piena crisi di risultati. Dopo il ko dello scorso turno contro il Modena, ieri è arrivata un’altra sconfitta accompagnata come spesso è accaduto dai fischi del pubblico di fede biancorossa. Altra pessima prova del Bari, caduto mestamente sul campo del Cosenza ultimo in classifica, passato in vantaggio a metà primo tempo con Gargiulo. Raramente il Bari si è reso pericoloso, con i padroni di casa che più volte hanno sfiorato il raddoppio, sbagliando anche un calcio di rigore. Di seguito le nostre pagelle BRUTTE di Cosenza-Bari. Una scelta editoriale che – ribadiamo – accompagnerà il post partita, volta a unire la critica giornalistica, a un sano umorismo. Clicca qui per rileggere le pagelle brutte di Bari-Modena.

Le pagelle brutte di Cosenza-Bari
La difesa
RADUNOVIC 6.5: Se il tuo migliore in campo è il portiere, il più delle volte qualcosa non è andato bene. Se poi lo fai contro una squadra ultimissima, destinata alla retrocessione e che non vince da mesi allora la situazione è veramente grave. Evita la mazzata totale quantomeno, ma l’impressione è che l’anno prossimo si torni con Pissardo.
PUCINO 5: Il grande e irreprensibile Pucino, proposto addirittura capitano dopo eoni dalla sua ultima presenza. Viene letteralmente umiliato dal nostro ex Giacomo Ricci, autore di una partita sontuosa. Quando il destino vuole fare brutti scherzi, eh Longo?
SIMIC 5.5: Dopo la sosta, lui e Vicari si sono alternati ogni giornata, nonostante il croato stesse palesemente meglio. Con il Cosenza è nonostante tutto, uno dei meno peggio, ed è un tutto dire, considerando che si giocava in 12vs10 (Grazie Artistico!). Verrà premiato con una nuova panchina domenica col Pisa.
MANTOVANI 5: Torna a sinistra, facendo accomodare Obaretin in panchina dopo la prova negativa contro il Modena. Ne esce anche lui con le ossa rotte contro il pericolosissimo e temibilissimo attacco dei calabresi, il secondo peggiore del campionato dietro proprio al Bari. Ah no, scusate.

Il centrocampo
FAVASULI 5.5: Il fatto che giochi una brutta partita fa notizia. Si vede che vuole provare qualcosa, ma Ricci aveva un altro passo (proprio lui, hai capito Longo?). Esce nel secondo tempo per favorire il tutto per tutto finale, ma il calcio non è poker e l’all in non paga.
(Dal 22 s.t.) PEREIRO 5: Ingresso in campo come al solito indecente. Ha la palla del pareggio sul suo piede a mezzo metro dalla porta, ma decide di fare dribbling inutili e perderla. Bonolis avrebbe detto: «Vadi, non cincischi». Un mese intero dietro di lui, voluto proprio da Longo, ricordiamolo sempre.
MAGGIORE 5: Ha una palla per segnare davanti a Micai, ma la cestina con un sinistro debole e sbilenco. E poi basta, esce a fine primo tempo. Un po’ poco per essere il secondo miglior colpo del mercato di gennaio, ma non ditelo a Magalini.
(Dal 1 s.t.) BONFANTI 5.5: Oh cos’è sta storia che è stato preso per far gol lui? E basta su. Dovrebbe fare l’attaccante ma anche in terra calabrese non riesce neanche a concludere una volta verso lo specchio della porta. Davvero tanta delusione. Adesso sotto però a rifarsi i capelli (tinta nerazzurra?) per festeggiare la promozione dei suoi ex compagni alla prossima.
MAIELLO 5.5: Contro il Modena settimana scorsa tutti si aspettavano lui e non Benali. Contro il Cosenza si aspettavano invece tutti Benali e non lui. Probabilmente manco Longo ci sta capendo qualcosa. In ogni caso, né lui né Benali fanno nulla di significativo.
(Dal 1 s.t.) BENALI 5.5: Entra all’intervallo al posto di Maiello, giusto per fare contenti entrambi, come i bambini “un po’ io e un po’ tu”. Sbaglia tanti, troppi palloni. Ahmad, ricorda sempre che ci servi in versione Johnny Sins, non Crillin Vs Freezer.
LELLA 5: Torna titolare dopo diverse partite, ne esce con una prova terrificante a dir poco. Ormai i suoi ferri da stiro al posto dei piedi non sono una novità, ma tutta questa imprecisione non ce la saremmo mai e poi mai aspettata. Caro Nunzio, per questo finale torna a mangiare zampina e fettine di cavallo, sind a n’amic.
DORVAL 6.5: In versione rischio imprenditoriale nel primo tempo, almeno nella ripresa ha il merito di fare una giocata che porta all’unico tiro nello specchio della partita. Dai Medhi, continua a tirare dietro la gamba un altro po’, sono gli ultimi sforzi, poi potrai festeggiare lo scudetto.

L’attacco
FALLETTI 4.5: Siccome la pagella di Falletti sarebbe composta solamente da imprecazioni, per questa volta non scriveremo nulla, buona serata.
(Dal 14 s.t.) BELLOMO 5.5: La sua unica giocata è una punizione in braccio a quel simpaticone di Micai (torna a casa Ale). Oltre poi al solito “arrago”, un classico per lui e per noi. Dovrebbero fare una classifica a parte solo per queste cose e lui sarebbe al primo posto.
LASAGNA 5: L’Ectoplasma, Il Poltergeist, Il Fantasma, Lo Spettro, L’invisibile. Avete altri soprannomi per Kevin e per la sua prova? Pensiamo che sia un tutto dire su come abbia giocato, qualcuno chiami i Ghostbusters. Per sua fortuna Artistico riesce a fare peggio di lui in poco più di mezzora.
(Dal 1 s.t.) FAVILLI 6: 15 giocatori di movimento, chi più giovane, chi meno esperto e L’UNICO ad aver dato del tu al pallone è stato lui, subentrando nel secondo tempo. Scheggia una traversa su assist di Dorval, ma in generale fa un lavoro sporco encomiabile. Troppo bene per giocare titolare, probabilmente.
LONGO 4: Nel giorno della festa dei lavoratori, lui effettivamente si prende una bella giornata libera, anche se a questo punto poteva restarsene a parco 2 Giugno. Lui come praticamente tutti quelli che hanno visto questa partita. Scelte di formazione incomprensibili, incapacità cronica di invertire le sorti della partita con le sostituzioni, integralismo pure nel non cambiare mai spartito tattico. Insomma, poteva andare peggio. Mi raccomando alla prossima, mister. Non roviniamo la promozione a qualcun altro eh, non sia mai.
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