Il Bari torna sulla Terra, con una sonora sconfitta contro il Modena. Dopo il successo dello scorso turno contro il Palermo, ieri è arrivato un ko accompagnato come spesso è accaduto dai fischi del San Nicola. Altra pessima prova del Bari, passato in doppio svantaggio già dopo 20 minuti con il graffio di Defrel e Palumbo. Malgrado il gol a fine primo tempo di Lasagna, nella ripresa non è successo nulla di significativo, permettendo agli ospiti di ottenere una vittoria fondamentale nella corsa ai playoff. Di seguito le nostre pagelle BRUTTE di Bari-Modena. Una scelta editoriale che – ribadiamo – accompagnerà il post partita, volta a unire la critica giornalistica, a un sano umorismo. Clicca qui per rileggere le pagelle brutte di Bari-Palermo.

Le pagelle brutte di Bari-Modena
La difesa
RADUNOVIC 6: Pronti via e saponetta alle mani sul tiro che porta poi al gol di Defrel. Compie anche un miracolo su Palumbo, ovviamente reso vano dal fallo da rigore di Maita. Palumbo poi lo spiazza, non gliene va bene una, proprio come in Cagliari-Bari di 2 anni fa… SFORTUNATO.
MANTOVANI 5.5: Unico quasi sufficiente del pacchetto arretrato. Prova a contenere quella scheggia impazzita di Caso come può, ma con scarsi risultati e si fa anticipare da Defrel sul gol dell’1-0. Vabbè Valerio, poteva andare peggio, poteva piovere. Ah no pure quello, vabbè giornataccia.
VICARI 5: Ennesima occasione data da Longo per dimostrare che questa fascia lui se la merita, perché è il nostro condottiero e perché deve essere titolare. Peccato che questo non è 300 e lui non è Leonida. Niente da fare, ma restano altre 4 finali. Prossima volta per favore #SIMICIN
OBARETIN 5: Capiamo la pochezza in difesa, ma lui va messo TREQUARTISTA. In versione trallalero trallallá contro i canarini, solo per citare un meme attuale, perché le due parole dette dopo (che non possiamo citare per ovvie ragioni) sono state la sinfonia perfetta per descrivere gli errori sui gol del Modena.

Il centrocampo
OLIVERI 6: Dopo pochi minuti sfiora il vantaggio che avrebbe potuto invertire le sorti della gara. Poi è il primo a fermarsi e decidere di non continuare a giocare, nonostante mancassero ancora 70 minuti più recupero. A fine gara si fa una bella risata davanti ai microfoni, probabilmente sta già pensando al ritiro col Gasp.
(Dal 19 s.t.) BONFANTI 5: Sto ragazzo ha un problema, dovrebbe fare la punta ma probabilmente non è a conoscenza che un attaccante tira in porta. Entra e non combina nulla, vabbè un po’ come tutti alla fine. Tranquillo squalo, tra un po’ il tuo Pisa torna in Serie A e avrai qualcosa da festeggiare.
MAGGIORE 6: La sua prova sarebbe da 5 pieno, ma ha il merito di fare il tiro che porta poi al gol di Lasagna. Abbiamo constatato ormai che ogni tanto ha dei deja vu e si scorda con che squadra gioca. Questa volta è toccato al Modena, dopo quella col Catanzaro.
(Dal 27 s.t.) BELLOMO 6: Nessuno squillo, nessuna cosa da segnalare a livello offensivo ma almeno ci ha deliziato con un simpatico siparietto con Di Pardo in occasione dell’espulsione di quest’ultimo, memore di quelle sfide tra Bari e Cagliari. Dall’ Fort Coliiiiiin.
BENALI 5.5: Alterna delle belle giocate e intercetti ad errorini non da lui. Si vede che non è ancora il Benali di inizio stagione dopo quel problemino dell’altra volta, ma allora perché non metterlo nella stanza dello spirito e del tempo? Tanto valeva puntare ancora su Maiello, appena scongelato dal freezer.
MAITA 5: Boom, scarpata in faccia a Palumbo e calcio di rigore giustissimo. Giusto per continuare la tradizione dei calci di rigore contro il Modena (per gli amanti delle statistiche, quarto nelle ultime cinque partite contro di loro). Esce impalpabile dopo solo un tempo.
(Dal 1 s.t.) LELLA 5.5: Ooooooh tutti lo invocavano a gran voce, tutti che si chiedevano “Ma Lella che fine ha fatto?”. Col senno di poi, probabilmente, ci siamo pentiti tutti. Ma anche entrare e fare l’esterno probabilmente non ha aiutato. Probabilmente Longo ha visto troppe volte come lo utilizzava Ranieri a Cagliari e quel “Bari – Cagliari 0-1 • I minuti di recupero”.
DORVAL 6: Nel primo tempo praticamente non gli riesce nulla, nella ripresa si risveglia in parte in Ronaldinho prime, ma non basta perché quei cross se ne vanno tutti in braccio a Gagno. Godiamoci queste skill le ultime 4 partite, che l’anno prossimo avremo Tripaldelli.

L’attacco
FALLETTI 5.5: Il solito Papu, che alterna una partita buona ad un’altra mediocre. Partita completamente nulla la sua, zero spunti e zero giocate di qualità. Un consiglio, per la prossima volta avvisa prima quando vuoi giocare, grazie. Lo diciamo per i tanti tifosi che si erano illusi così quando il Bari di Ventura pareggiò per 2-2 a Napoli.
(Dal 27 s.t.) PEREIRO 5: Entra e basta. Sventaglia, fa cose strane, ogni tanto si gira. Sembra un Magikarp che fa splash. Peccato che il Gyarados non lo vedremo mai. Davvero lo abbiamo aspettato per un mese intero?
LASAGNA 6: Dopo le critiche, i fischi col Palermo, i gol sbagliati, risponde sul campo con un gol su tap in. La sua partita si ferma lì, però oh, manco male. Si prende gli applausi al momento del cambio, così che potrà postare sui social come suole fare ogni volta che fa una mezza prova buona. Da sottolineare anche il fatto che non sia stato di domenica, forse per questo ha piovuto.
(Dal 27 s.t.) FAVILLI 5.5: Versione “Chi l’ha visto?” al suo ingresso in campo. Non dà quell’apporto che serviva alla squadra per trovare il pareggio, d’altro canto giocando 20 minuti scarsi a partita non si può fare sempre molto. Ha una buona occasione di testa, ma la sbaglia, probabilmente infortunandosi anche la nuca.
LONGO 4.5: Squadra che vince non si cambia? Moreno Longo non è d’accordo, facendo accomodare il match winner di Bari Palermo in panchina, oltre che Maiello per un Benali ancora in ripresa. Ci fosse una volta, una, che poi riuscisse a cambiare le sorti dalla panchina. Prossima partita a Cosenza contro una squadra disastrata ormai destinata alla C. Cosa si inventerà? E da me che vuoi, io al massimo te posso cantà na canzone…
View this post on Instagram