Longo: “La squadra non va sopravvalutata, così resteremo sempre delusi. Ora 4 finali”

Le parole di Longo

Il Bari è ricaduto ancora una volta nei suoi limiti e nei suoi errori: contro il Modena la formazione biancorossa non è stata capace di dare continuità alla gara casalinga con il Palermo e ha perso con un pesante 1-2. Dopo il match il tecnico Moreno Longo ha commentato la partita ai microfoni di RadioBari. Clicca qui per leggere le parole dell’allenatore in conferenza stampa.

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Longo
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Le parole di Longo

Queste le dichiarazioni del tecnico: «Sicuramente il fatto che il Modena sia riuscito a presentarsi nelle prime due occasioni nella nostra metà campo e abbia subito capitalizzato, ha indirizzato la partita. Gli episodi l’hanno condizionata. Nonostante ciò, la squadra non ha perso la testa né lucidità: ha cercato comunque di fare ciò che doveva, è rimasta in partita, ha provato a rientrare. Abbiamo cambiato anche diverse soluzioni per cercare di riaprirla. È chiaro che poi il Modena si è abbassato, ha fatto tanta densità, e quando trovi una squadra così compatta, diventa difficile trovare gli spazi. Abbiamo avuto due o tre occasioni per segnare, ma se non concretizzi in quei momenti, poi diventa ancora più complicato».

Sui cambi: «Abbiamo cambiato qualcosa all’intervallo: Lella è entrato al posto di Maita. Poi abbiamo inserito Bonfanti dopo nemmeno un quarto d’ora, perché al centro c’era bisogno di più intensità e dinamismo. Lella ci ha dato gamba e presenza, Bonfanti peso offensivo. Successivamente abbiamo forzato con Pereiro e Bellomo, cercando tutta la qualità possibile per lavorare negli spazi stretti. Cercavamo la giocata, l’uno contro uno, il tiro da fuori, l’imbucata… tutte situazioni che potevano farci rientrare in partita».

Longo ha proseguito: «Il Modena era una squadra che, a inizio campionato, molti vedevano già potenzialmente da playoff, e lo avevo detto anche nel prepartita. Il Bari, invece, arrivava da una quasi retrocessione in Serie C. Non bisogna dimenticarlo. Se continuiamo a sopravvalutare questa squadra, resteremo sempre delusi. Questa squadra sta facendo il massimo di quello che può. È vero che in alcune partite abbiamo buttato via dei punti per errori, ma se quegli errori ci sono stati, fanno parte del nostro percorso. La classifica, nel lungo periodo, non mente mai».

Ancora sul tema: «Le partite non si vincono perché ti chiami Bari o perché porti 20.000 persone allo stadio. Le vinci se c’è un lavoro serio e quotidiano, a 360°, da parte di tutti. E questi risultati si costruiscono giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, centimetro dopo centimetro. Ma, ripeto, se pensiamo che questo Bari potesse lottare per la Serie A, commettiamo un errore. Parliamo di playoff per arrivarci, certo, ma questo per me era l’anno zero. L’anno della ricostruzione, del ripartire dopo una stagione difficile. L’anno in cui dovevamo ritrovare un’anima, un’identità, una solidità».

Sul finale di stagione: «Ora mancano quattro partite, e dobbiamo affrontarle come quattro finali. Cerchiamo di entrare tra le prime otto. Questa squadra, secondo me, sta dando tutto. Non voglio alibi: non aver giocato a Bolzano, il calendario modificato, i cambi di scenario degli avversari… Non devono contare. Le partite vanno vinte, punto. Se vuoi stare nei piani alti, devi vincere. Indipendentemente da ciò che succede intorno. Vedo quanto i ragazzi ci mettono ogni giorno, e in un campionato equilibrato come questo, è giusto sottolineare il loro impegno. Stanno mettendo anima e corpo per raggiungere un obiettivo che, a inizio stagione, era tutt’altro che scontato».

By Domenico Farella

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