L’ultimo incontro tra Bari e Brescia ha visto per l’ennesima volta in stagione subentrare Giacomo Manzari, senza però portare l’apporto sperato, in primis dallo stesso calciatore. Il 24enne attaccante barese, entrato in campo negli ultimi 12 minuti del secondo tempo al posto di Cesar Falletti, ha ancora faticato nell’incidere. Difficoltà ormai ben note, nonostante le aspettative che c’erano al suo arrivo.

Le difficoltà di Manzari spiegate dai numeri
Manzari nel poco tempo a disposizione ha effettuato un solo tiro nei minuti di recupero, neutralizzato dal portiere avversario. Le parole di Longo nel post partita sono state chiare: «Sibilli e Manzari potevano provare a prendersi il loro momento che li avrebbe riportati in fiducia, hanno avuto qualche chance. Così non è stato ma subentrare non è mai semplice».
Ad oggi, l’ex Sassuolo ha totalizzato 11 presenze con la maglia biancorossa, partendo solamente due volte titolare contro Modena e Reggiana nel girone di andata e 9 volte da subentrato. Ha giocato 335 minuti su un totale di 1.980, senza mai segnare o fornire un assist. Numeri magrissimi, che spingono a interrogarsi su cosa possa accadere da qui al 3 febbraio.
L’arrivo di Bonfanti e la ricerca di un nuovo trequartista, complice l’esplosione di Bellomo (clicca qui per leggere l’approfondimento) in quello che dovrebbe essere il suo ruolo spingono a chiedere a Manzari una svolta. Se da un lato ci saranno inevitabilmente delle riflessioni in merito alla sua posizione all’interno della squadra, è altrettanto vero che Manzari ha come principale desiderio quello di restare nella sua Bari e giocarsi tutte le carte a disposizione. La fiducia di Longo, del resto non manca.
In ogni caso l’impressione è che qualcuno davanti uscirà e sul classe 2000 iniziano a risuonare le prime sirene di mercato, con il Monopoli sulle sue tracce (clicca qui per approfondire). Una decisione, in un senso o nell’altro, è attesa entro il 3 febbraio.
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