Bari-Brescia non sarà una partita facilmente dimenticata da Nicola Bellomo. Il fantasista barese, alla sua prima da titolare in stagione, è stato autore di un’ottima prestazione, culminata dal gol del momentaneo 2-1 arrivato nel corso del primo tempo. Clicca qui per leggere l’analisi della gara.

Una prestazione a tutto tondo
Chiamato a dover ricoprire la sua posizione naturale, ovvero quella del trequartista, l’ex Reggina è stato subito protagonista del gol del primo vantaggio biancorosso. Un’apertura da fantasista puro verso la corsa di Oliveri, che ha indirizzato nel modo giusto la sua partita. Un tocco di classe che ha ricordato i lampi del primo Bellomo, quello che esplose a Bari dal 2011 al 2013 sotto Torrente, meritandosi la chiamata del Torino in Serie A.
Il classe 1991 è stato autore di ben 34 tocchi in oltre 70 minuti di partita, bravo nel vincere anche diversi duelli (6 su 9), dato che evidenzia l’energia messa dal 33enne barese nello sgomitare tra i difensori bresciani. Quattro tiri complessivi, di cui la rete del momentaneo 2-1 firmato nel finale di primo tempo, in cui ha spiazzato il portiere avversario con un colpo di testa preciso nel sette. Una rete che mancava dalla stagione 2022/2023, quando Bellomo realizzò la marcatura decisiva per la vittoria della squadra di Mignani contro il Venezia. Ancora una volta con una precisa inzuccata. Ancora una volta festeggiata con quel iconico trenino,
La liberazione di Bellomo e la carezza di Longo
Sarebbe tuttavia riduttivo ridurre la sua prestazione alla ritrovata gioia del gol. Dopo una prima parte di stagione, in cui il minutaggio di Bellomo non è stato particolarmente elevato, l’aver ritrovato sul pezzo un calciatore alla sua prima partita da titolare è un aspetto da tenere in considerazione per il futuro. L’ultima apparizione dal primo minuto risaliva addirittura al 13 aprile, nel ko contro il Como
Il carico emotivo è stato un aspetto non secondario, come emerso dallo stesso calciatore nel post partita (clicca qui per leggere le dichiarazioni complete): «A inizio anno, dopo quella situazione, si potevano dire e pensare tante cose. Io mi sono sempre allenato, ma mi hanno chiesto di restare. Mi sono messo zitto zitto, a scadenza, perché voglio restare qua. Ho giocato un minuto, cinque minuti, mi hanno criticato e fa parte del calcio, oggi è una rivincita. Volevo la prestazione e far capire che io ci sto, non sono vecchio e grasso come dicono, che ho la pizzeria, ho dimostrato a tutti che in questa squadra ci posso stare».
Una capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo evidenziata anche dalle parole di Moreno Longo in conferenza stampa (clicca qui per le dichiarazioni complete): «Ha fatto un’ottima gara, non siamo sorpresi. In questo ruolo in tante circostanze ha fatto bene in allenamento, spalle alla porta sa giocare a calcio. A volte il suo problema è il ritmo e l’intensità, ma è un giocatore forte e di qualità. Sono contento per lui perché ha lavorato con grande serietà, meritava una serata da protagonista».
E con il mercato che incombe e un contratto in scadenza, una risposta netta e chiara è arrivata dalla sua bocca: «Per il Bari darò sempre tutto, fino all’ultima goccia di sudore. Ho fatto una scelta di vita, voglio chiudere qui». Futuro, dunque, sicuramente nella sua Bari per Bellomo.
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