Anche quest’anno, l’anima della rosa biancorossa ha portato il nome e il cognome di Mattia Maita. Alla sua sesta stagione in Puglia, il centrocampista messinese si è riconfermato uno degli elementi cardine del Bari, nonostante la deludente mediocrità del risultato finale. E, con il rinnovo solo da annunciare, Maita si appresta a svolgere questo ruolo ancora per molto tempo, quasi a vita.

La stagione di Mattia Maita
Come detto, il centrocampista ha svolto un ruolo da autentico pilastro nell’annata biancorossa: è stato il quinto giocatore del Bari per minuti disputati, con 2.744′ in campo. 36 presenze per lui, di cui 33 da titolare, condite da 1 gol – con cui ha sbloccato la trasferta di Frosinone, finita poi 0-3 – e 2 assist. Dinamismo, grinta ed energia sono sicuramente le principali qualità che caratterizzano l’apporto fornito dall’ex Catanzaro ai match dei pugliesi. In positivo e in negativo. Infatti, complice anche il suo forte temperamento, Maita ha rimediato ben 10 cartellini gialli, risultando il secondo giocatore più ammonito nella rosa del Bari dietro solamente a Benali.

Anema e core biancorossi
Già: questo è quanto traspare dalla recente notizia del suo rinnovo. Una firma arrivata a febbraio, tenuta segreta fino a pochi giorni fa, e poi solo da annunciare al popolo biancorosso. Maita, infatti, vestirà i colori del Bari almeno fino al 2027, quasi per 8 stagioni dunque. E per un ragazzo arrivato in Puglia a 25 anni, in piena Serie C, che ha vissuto gioie e delusioni come quelle degli ultimi 3 anni a Bari, questo rinnovo ha il sapore di un’autentica dichiarazione d’amore.
“Anema e core” è il titolo del brano che la cantautrice barese Serena Brancale ha presentato a Sanremo; due elementi che nelle prestazioni di Maita non sono certamente mai mancati e che, siamo convinti, nel profondo del ragazzo siano ormai tinti di biancorosso. C’è solo un aspetto che mancherebbe per consolidare ulteriormente questo sentimento: la fascia di capitano, che il centrocampista siciliano ha indossato per 15 volte in questa stagione ma solo in assenza di Vicari, il primo capitano designato per l’annata. E con diverse valutazioni in corso sul futuro del centrale, chissà che quella fascia non possa appartenere l’anno prossimo proprio a Mattia Maita.
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