Il Bari di Moreno Longo è pronto a tornare in campo: domani pomeriggio, infatti, la formazione biancorossa sarà di scena in terra lombarda per la partita contro il Mantova, che nella scorsa giornata ha fermato il Palermo sul pari ma che in ogni caso non sta vivendo un bellissimo momento, con una sola vittoria nelle ultime otto. Alla vigilia del match, il tecnico ha parlato in conferenza stampa facendo il punto sulla condizione dei suoi, sull’avversario e sulla situazione infortuni. Clicca qui per leggere le parole del tecnico del Mantova Possanzini.

Le parole di Longo
Cosa non bisogna sbagliare a Mantova, sapendo che qualcosa non sta funzionando?
«Non bisogna sbagliare sicuramente l’atteggiamento, lo reputiamo la base per stare in questa categoria. Noi dobbiamo continuare a lavorare con grande fiducia, sappiamo quanto sono importanti i dettagli e non dobbiamo stare a pensare a ciò che si dice fuori, credendo in quello che si fa. La media di un punto a partita nelle ultime dieci? Conta relativamente, sono statistiche che ciascuno può vedere dal suo punto di vista, un campionato è fatto di alti e bassi. Noi conosciamo le nostre qualità, dobbiamo continuare a spingere forte, perché le partite non le vinci perché ti chiami Bari o sei il sesto pubblico d’Italia. Dobbiamo vincerle noi sul campo, per farlo serve essere al top sotto tutti gli aspetti».
Cosa ha detto a Radunovic dopo l’errore?
«Il ragazzo è sereno, è normale che anche lui ha vissuto l’errore con stupore, non si è spiegato il perché abbia fatto quella scelta. Ma deve stare tranquillo, è un portiere forte, di grandissimo valore, deve smussare qualche errore nella gestione con i piedi. Io non chiedo nessuna costruzione, per me doveva andare su un quinto o sugli attaccanti. È stata una scelta sbagliata come ce ne sono da parte di tutti, quando viene fatta dal portiere tutto viene amplificato, ma a me interessa la voglia e l’abnegazione con cui si sta allenando».
Il caso Dorval continua a far discutere.
«Voglio pensare sia un episodio sgradevole e non ci sia razzismo, mi verrebbero i brividi solo a pensarlo. Qualsiasi discriminazione non va accettata. Non sono ipocrita, le cose di campo ci saranno sempre, lo sport a volte ti fa andare oltre, ma quell’oltre deve avere un limite e bisogna stare in quel recinto».
Quando sperate di recuperare chi è fuori in difesa? Ha pensato anche alla difesa a 4?
«Dovremmo vedere un po’ di luce dalla prossima settimana con il recupero di Vicari e Simic. In questa partita accettiamo di essere in emergenza, lo accettiamo come un fattore che in un campionato può capitare. È giusto avere la spia dell’allarme accesa. Abbiamo valutato anche l’opzione della difesa a quattro, anche perché siamo a corto di uomini».
Cosa aspettarsi dal Mantova?
«Ogni squadra ha una sua fisionomia, il Mantova è una squadra con forte identità ed insidiosa da affrontare, fa un calcio molto organizzato, riconosce bene le linee di passaggio, ci obbligherà a fare una partita di grandissima attenzione, avrà equilibri sottili, proprio perché loro hanno capacità di giocare molto bene palla a terra con ottime letture. Non cambia nulla se dovessero difendere a tre o a quattro, quindi noi dobbiamo fare la nostra partita».
A posteriori non ritenete che sia stato imprudente non prendere un altro difensore?
«Dal momento in cui abbiamo rassicurazioni dal nostro staff medico, riteniamo che con il rientro di Vicari e Simic il reparto può sopperire alle emergenza»
Potremo rivedere Bellomo?
«Nelle ultime due partite sono state fatte scelte differenti, con la Juve Stabia soprattutto per squalifica, avevamo deciso di usare due centravanti di struttura. Con la Cremonese abbiamo fatto ripartire Bellomo, che sta bene. In questo momento andremo sempre a scegliere chi ci dà garanzie maggiori».
Ancora tanti tifosi a Mantova….
«Quando vedi questa passione puoi solo ringraziare».
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