Longo, quale futuro? 2 posizioni nella società, lui assicura: “Pronto a ripartire con entusiasmo”

La stagione è finita, il tempo dei bilanci è arrivato. La mancata qualificazione ai playoff pesa fortemente nei giudizi sul campionato del Bari, che dopo il crollo nelle ultime partite ha assunto valenze assolutamente negative. Questo calo visibile potrà pesare anche sulle valutazioni riguardanti il futuro dei diversi componenti, a partire dal tecnico Moreno Longo. Solo qualche mese fa la sua posizione appariva saldissima e l’allenatore era visto fra i principali punti di forza del club.

Il parere dell’opinione pubblica e della tifoseria ora è, almeno in parte, cambiato, come dimostrano i fischi ricevuti nelle ultime uscite. Ma quale sarà dunque il suo futuro?

Longo
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Longo, il futuro e le sue parole

Parlando subito dopo la gara contro il Südtirol, il tecnico ha affermato: «Al mio futuro ci pensa la società, sono pronto a ripartire. Lo farei con entusiasmo e la stessa voglia di prima. A me la motivazione non è mai mancata». Certo, sul piatto pesano diversi fattori che sicuramente rappresentano degli attenuanti che l’allenatore può fare valere dalla sua. Longo ha infatti sottolineato di non essere «arrivato con la bacchetta magica» e che «non tutto è da buttare», evidenziando come per costruire un progetto serva tempo, gettando le basi pian piano, specialmente in una squadra che «arrivava da una quasi retrocessione». E sicuramente, come più volte affermato, a Bari non c’erano le condizioni per lavorare bene, fra giocatori arrivati in prestito, con condizioni spesso precarie e in ogni caso senza un budget adeguato per andare troppo oltre la metà classifica.

D’altro canto è anche vero che, se il Bari ha mancato i playoff, è per un crollo nel girone di ritorno difficile da spiegare. Non serviva chissà quale rosa per evitare figuracce contro Cosenza e Cittadella, arrivate anche perché a un certo punto il tecnico ha perso quasi totalmente il bandolo della matassa, portando in campo una squadra senza idee, grinta e cattiveria, con poche alternative di stile gioco. Tutto questo pesa tantissimo sulle riflessioni riguardanti il futuro. Al momento l’allenatore è più fuori che dentro, anche se all’interno della proprietà ci sono opinioni diverse a riguardo, con una parte della dirigenza (più vicina ad Aurelio De Laurentiis) che appare maggiormente propensa al ribaltone e un’altra che vorrebbe la strada della continuità. Il nodo dovrebbe sciogliersi presto, anche perché, in caso di separazione, altre squadre in Serie B sono già alla finestra.

By Raffaele Digirolamo

Dottorando in filosofia presso l'Università degli Studi di Bari. Curo la newsletter per Elezioni Usa 2024 e scrivo per PianetaBari

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