Primo punto in trasferta per il Bari, che pareggia tra i rimpianto con la Samp per 0-0. Una buona prova dei biancorossi contro un avversario candidato alla promozione diretta, in cui è stata decisiva l’espulsione di Vulikic al quarto d’ora. I galletti ci hanno provato con insistenza, sbattendo sui guantoni del portiere Vismara, bravo a parare un calcio di rigore a Kevin Lasagna. Di seguito le nostre pagelle BRUTTE di Samp-Bari. Una scelta editoriale che – ribadiamo – accompagnerà il post partita, volta a unire la critica giornalistica, a un sano umorismo. Clicca qui per rileggere le pagelle brutte di Bari-Sassuolo.
Le pagelle brutte di Samp-Bari
La difesa
RADUNOVIC 6.5: Una parata strepitosa su De Paoli, mette la mano anche all’ultimo respiro evitando la beffa. Finalmente in versione muro di Belgrado e non muro di Berlino.
PUCINO 5.5: Di passi avanti non ne fa, neanche a inizio secondo tempo quando tiene in gioco Coda rischiando la frittata. Raffaele non ti arrabbiare, ti rifarai quando segnerai su punizione. Hai tutta una stagione per imparare da Falletti.
VICARI 6: Ha scricchiolato, non è successo niente ma ha scricchiolato. Bravo a guadagnarsi il calcio di rigore, bravissimo nel tenere a bada Tutino per tutta la gara.
MANTOVANI 6: Partita guardinga e attenta contro un signor attacco, senza grandi interventi. È come quell’amico pacato che non ti abbandona mai. Non lo vedi mai per tutta la serata, ma sai che è sempre lì e su di lui puoi contare quando dovrai tornare a casa.
Il centrocampo
OLIVERI 6: Ligabue scrisse una vita da mediano ispirandosi ad Orioli, questo perché Oliveri ancora non aveva iniziato a giocare altrimenti avrebbe scritto una vita da terzino. Non si vede in fase offensiva, ma corre tantissimo e aiuta sempre i compagni, ma soprattutto sa che voglia dire crossare in area di rigore.  Terza da titolare consecutiva, Longo gongola.
MAITA 5.5: Nel ritorno della stagione 2022 si pensava fosse calato perché aveva dato troppo in quello di andata. Lo scorso anno si pensava avesse pagato l’errore in finale col Cagliari. Fino ad oggi si pensava fossero state le sirene di mercato a frenarlo. Ok Mattia, va bene la gara sottotono, però sappi che il solstizio d’autunno non vale come scusa a settembre.
MAIELLO 5.5: Il professore oggi è in versione giornata scolastica di giugno. L’aula è mezza vuota, il programma scolastico è finito, il sole è alto e splendente. Insomma, pochi lampi e poca voglia di insegnare.
BENALI 6: Ottima partita, soprattutto a inizio ripresa quando Lella gli fa da bodyguard e può salire di qualche metro senza troppi pensieri. Forse ha trovato il partner giusto. And iiiiiiiiiii Will always love youuuuuuuuuuuuu.
FAVASULI 6: L’imperatore Costantino salì al poter dopo una lunga battaglia contro Messenzio. Disse di aver vinto grazie a Dio e importò il Cristianesimo a Roma. Beh, Costantino Favasuli per battere Mehdi Dorval avrà bisogno di molto meno, basterebbe essere un po’ più costanti e incisivi nei cross.
(Dal 1 s.t.) LELLA 6.5: Certo, non ha stoppato con il tacco un lancio di 50 metri, non ha segnato a Ferron dopo aver dribblato Blanc e Panucci, però il nostro Lella ha subito fatto capire che i baresi nel Bari servono. Festeggerà con qualche fettina di cavallo nella sua Santeramo.
(Dal 21 s.t.) LULIC 6: Si dice abbia la valigia pronta per essere disfatta chissà dove, ma la testa no, è qui e la sfrutta per fare una buona partita ordinata.
L’attacco
LASAGNA 5.5: Abbiamo giocato in 11 contro 10 grazie alle sue falcate. Quando scatta tra le maglie difensive crea i buchi, ma uno l’abbiamo fatto anche noi quando ha sbagliato il rigore, sul muro. Versione pasta asciutta più che una succulenta Lasagna domenicale, ma l’impressione è che il buon Kevin saprà farsi perdonare.
NOVAKOVICH 5.5: La sua sostituzione ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. Se solo Longo avesse visto la ‘Caduta dei Giganti’ saprebbe che per buttare a terra una muraglia basta un secondo se, per l’appunto, hai un gigante. Per la verità anche Andrija non fa molto per mettersi in mostra, con una pulizia palla al piede che ricorda quella della Senna alle Olimpiadi.
(Dal 1 s.t.) FALLETTI 6.5: La piazza voleva Partipilo e lui ha voluto far capire che non è da meno. La piazza e Longo si lamentano per la poca tecnica in rosa e lui fa capire che alzerà il livello. La piazza non voleva più vedere Pucino battere le punizioni e lui fa capire in scioltezza che non accadrà più. Specialista.
(Dal 18 s.t.) MANZARI 5.5: Vivace, fumantino, voglioso, però Giacomo lì la devi buttare dentro. Gennaro Baffone non approva e chissà cos’ha detto direttamente dagli spalti di Marassi.
(Dal 35 s.t.) SGARBI: sv
LONGO 6: I titolari mantengono bene il campo e il rosso nasce da un’azione provata e riprovata. Nel secondo tempo si poteva osare di più. Ha detto che questa squadra debba salvarsi, quindi avrà pensato che un punto a Marassi fosse oro. La sosta arriva nel momento migliore, tocca a lui adesso mettersi ai fornelli.
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