Dopo due sconfitte consecutive, il Bari di Iachini torna a far punti. Uno scialbo pareggio interno contro lo Spezia che ha certificato, ancora una volta, quale sia il livello attuale della squadra biancorossa. Una delle pochissime note liete del pomeriggio del San Nicola è stato il ritorno dal primo minuto di Gregorio Morachioli, un giocatore che potrebbe rivelarsi importante in vista del delicatissimo finale di stagione.

Riecco Morachioli
Erano passati ben 195 giorni dall’ultima volta che Gregorio Morachioli avesse indossato la casacca biancorossa dal primo minuto: era il 16 settembre a Pisa e sulla panchina del Bari c’era Michele Mignani. Da quel caldo pomeriggio toscano di fine estate son successe molte cose. Il Bari ha cambiato due allenatori e Gregorio ha trovato sempre meno spazio all’interno della rosa.
Il classe 2000, ventiquattrenne da qualche giorno, è stato risucchiato dalla spirale negativa biancorossa alternando piccoli spezzoni di gara a periodi di totale anonimato. Dopo i 22′ di Spezia di metà dicembre, non ha toccato palla sino al 2 febbraio quando, nella fragorosa sconfitta di Palermo che ha decretato la fine dell’era Marino, ha potuto ricalcare il manto erboso per poco più di una decina di minuti.
A gennaio la sua partenza sembrava quasi scontata, invece Morachioli ha voluto Bari più di qualunque altra cosa. Uno dei suoi punti di forza è sicuramente la sua spiccata duttilità. Con Mignani ha giocato sia da esterno d’attacco che da trequartista alla spalle delle punte. Iachini potrebbe inserirlo in più zone del campo, facendo fruttare le sue doti atletiche e balistiche.
Ironia della sorte, l’ex Renate ha ritrovato la titolarità contro la squadra della sua città, dimostrando a tutti di poter essere una pedina importante in questo Bari piatto e apatico. Nel clima pesante e polveroso del San Nicola, è stato l’unico giocatore capace di strappare qualche applauso da una Curva Nord risentita dalle prestazioni più che discutibili della squadra. Morachioli sa di avere il sostegno di un’intera tifoseria, privata della possibilità di poter ammirare le sue doti calcistiche per troppo tempo (inspiegabilmente).

Le parole nel post partita
Nel post partita, il classe 2000 ha parlato a cuore aperto: «Bari per me è la tappa più importante della mia carriera, sono legatissimo. Sono rimasto a gennaio, è stata una scelta di cuore. Ho pensato poco ad andare via, ho solo pensato di rimanere. Non volevo che finisse così la mia storia col Bari e voglio ora dare il mio contributo alla squadra».
Sono le parole di un ragazzo umile e di cuore che dopo tanta gavetta ha raggiunto il palcoscenico dei suoi sogni e adesso non vuole perdere questo treno. Bari è una piazza speciale. Il numero 77 rappresenta il prototipo di ragazzo sbarbatello e a volte ingenuo, ma ben voluto da tutti. Morachioli ha parlato proprio di questo: «È una cosa fantastica. Ho ricevuto un affetto anche immeritato, è una cosa che mi rende orgoglioso. Mi rende felicissimo».
In queste ultime dieci gare di campionato Iachini sa di avere a disposizione un giocatore “nuovo”, pronto a dar tutto pur di calcare il prato verde con maggiore continuità. Con aria di vendetta e assetto da battaglia, l’ex Renate ha realizzato di poter avere un futuro solido qui a Bari e ora toccherà a lui non farselo sfuggire in alcun modo.
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