Con la rete messa a segno ieri pomeriggio contro lo Spezia, Peppe Sibilli ha centrato l’agognato traguardo della doppia cifra. Un unicum in carriera, con l’attaccante partenopeo che in passato si era sempre fermato a poche reti, con un massimo di 5 nel 2022 a Pisa.
Lodi a Sibilli
Un obiettivo, come ci confessò papà Salvatore Sibilli, che suo figlio coltivava fin dal principio: «Peppe è un leader che è maturato tantissimo e con quelle caratteristiche che ha, alla squadra dà energia, voglia di vincere, di lottare. Lui è un lottatore, nel DNA non vuole perdere, vuole vincere sempre. Lui è felicissimo, soprattutto di stare a Bari. Perché lui a Bari si sente a casa, fin dal primo giorno che è arrivato. Della doppia cifra ne ho sempre parlato con Peppe. Per me deve tirare di più in porta, perché ha tiro e forza. Prima pensava più agli assist che al gol, ma per un attaccante sono importanti i gol. Avendo queste qualità deve tirare molto più spesso, perché sa calciare indifferentemente sia col destro che col mancino».
A tesserne le lodi in conferenza stampa il suo ex tecnico Luca D’Angelo, tre anni insieme sotto la torre, che lo conosce a menadito: «Peppe è sempre stato forte, un giocatore importantissimo con me a Pisa, dove l’ho allenato per tre anni e abbiamo sfiorato la Serie A insieme. Lo seguo a distanza e mi sembra ancora più maturo. Penso possa giocare nella categoria superiore perché sa giocare sia in attacco che a centrocampo e ha una grandissima personalità, oltre che essere un giocatore bravissimo, serio».
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