Oltre un’ora di chiacchierata per il presidente Luigi De Laurentiis questa mattina nel corso del consueto incontro natalizio con i rappresentanti dei mezzi d’informazione. Come raccolto dal nostro direttore Claudio Mele, il numero uno del Bari è tornato sulle scelte estive di mercato, su tutte le cessioni di Caprile e Cheddira.
Le parole di De Laurentiis
A De Laurentiis viene chiesto innanzitutto perché il Bari non avesse avuto la forza di mantenere in rosa i propri pilastri, come invece hanno fatto Parma e Venezia: «Loro sono proprietà miliardarie, io non ho quella profondità di tasca e pure se ce l’avessi non è che per essere miliardari non si sia attenti ai conti. Io non posso permettermi di avere 90 milioni di rosso in bilancio, altri sì. Noi cerchiamo la via della sostenibilità , proprio per trovare signori come questi che vengano qua un giorno. Oppure se la norma sulla multiproprietà cambierà , sarò solo più felice di arrivare in Serie A con questa squadra. Oppure deve arrivare una società che decida di seguirmi nel nostro percorso fino alla Serie A. Certo, non quello che ho sentito oggi negli ultimi giorni di BariSpac o di altri imprenditori che nemmeno cito».
De Laurentiis ha toccato il tema Caprile e Cheddira: «Quando a due giocatori gli si prospetta la Serie A, purtroppo, è impossibile trattenerli. Dal punto di vista dell’ambizione li capisco. Se loro mi avessero detto: “Pres, amiamo Bari, vogliamo fare un altro anno insieme perché stiamo bene, ci sediamo, ci quadruplichi lo stipendio, noi comunque restiamo” sarei stato solo che felice, perché loro hanno fatto la differenza».
Inevitabilmente, De Laurentiis tocca il tema caldo delle cifre della loro cessione: «Il bilancio del Bari è pubblico.
L’altro anno il Bari è costato 24 milioni. Sono cifre molto importanti. Quando Napoli e Bari hanno trattato la cessione tra Caprile e Cheddira, c’è stato un perito esterno che ha fatto la sua analisi sulle cifre, proprio perché noi volevamo fare tutto alla luce del sole. Quindi poi la vedrete le cifre, sarà tutto pubblico. La loro cessione ha aiutato a comprare i giocatori, non è servita a coprire i debiti».
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