Come cambia il Bari con Aramu, Achik e Acampora

Il FOCUS sui nuovi acquisti Aramu, Achik e Acampora

AAA: Aramu, Achik, Acampora. Tre colpi piazzati sul gong (o quasi) del calciomercato per arricchire la rosa a disposizione di Mignani e segnare una rivoluzione tattica già in atto nella calda estate barese. Mignani ha messo in discussione il proprio credo, Polito ha intrapreso la strada del cambiamento rimpolpando una trequarti mai così affollata da quando è a capo della direzione sportiva del Bari.

Aramu è il colpo da prima pagina, Achik l’operazione più politiana di questa sessione, mentre Acampora l’innesto funzionale, il cui ingaggio sul fotofinish in un reparto quasi saturo non deve suggerire un ruolo marginale nella rosa. 

I primi due permetteranno al mister genovese di perseguire il percorso tattico sviluppato a Roccaraso, quando oltre al canonico 4-3-1-2 veniva testato un 4-2-3-1/4-3-3 con Menez o Scheidler a supporto della punta, Morachioli sulla sinistra e uno tra Faggi e Bellomo a fare la spola tra fascia destra e mezzo spazio destro per garantire ampiezza in fase offensiva e copertura in fase difensiva. I due ipotetici trequartisti, per motivi diversi, non prenderanno parte alla stagione, ma dal mercato sono arrivati diversi giocatori che potranno ben interpretare le specificità di questo sistema. 

Mignani Bari
Copyright: SSC Bari

Aramu e Achik nel nuovo Bari di Mignani

Fino ad ora, per mancanza di alternative in attacco, Mignani ha proposto un 4-3-3 asimmetrico con Sibilli libero di svariare su tutto il fronte offensivo, Nasti da punta centrale e Morachioli sulla sinistra, stimolato dal mister ex Modena a muoversi anche tra le linee.

Lo stesso Mignani nel post partita di Ternana-Bari ha parlato della necessità di trovare nuove soluzioni per migliorare la proposta offensiva, e l’arrivo di Aramu, suo ex giocatore a Siena, sarà propedeutico ad uno sviluppo più ordinato di questo sistema. L’ex Genoa con ogni probabilità andrà ad occupare lo slot di ala destra, mentre uno tra Sibilli e Morachioli agirà sulla sinistra. La presenza di Aramu risolverà il problema dell’ampiezza sul lato destro che nelle prime uscite stagionali, per via della conformazione del centrocampo, ha limitato lo sviluppo delle trame offensive biancorosse.

Aramu ama gravitare sul centro destra, possibilmente vicino all’area di rigore, da dove può armare il mancino e mirare la porta o rifinire per i compagni. Per il Bari sarà importante sgravarlo dai compiti in fase di costruzione per permettergli di canalizzare le proprie energie nell’ultimo terzo di campo.

Achik, pur essendo destro di piede, è abituato a giocare sulla fascia destra, quindi sarà con ogni probabilità la prima alternativa di Aramu. Inoltre, Mignani ha aperto ad un suo utilizzo come mezzala, sottolineando la predisposizione al sacrifico e al lavoro in fase di non possesso del ragazzo prelevato dal Cerignola, che l’anno scorso si è anche reinventato quinto di centrocampo.

La sua duttilità potrebbe tornare utile nel corso della stagione, ma come Aramu, anche Achik è un attaccante che ha nel tiro in porta la sua freccia più affilata, un’abilità che diversi calciatori in rosa possiedono e che potrebbe fornire un’arma importante alla squadra, anche e soprattutto sui calci piazzati.

Achik
Copyright: SSC Bari

L’utilità di Acampora nel centrocampo del Bari

Gennaro Acampora va invece a rimpolpare un reparto già ricco di uomini e soluzioni, ma porta in dote a Mignani esperienza da vendere e uno skillset piuttosto variegato. Parliamo in un centrocampista che Allegri definirebbe un calciante, in grado di abbinare quantità e qualità, con buone doti in rifinitura e, per l’appunto, dotato di un gran tiro dalla distanza, come raccontato l’altro giorno dallo stesso tecnico.

Volendo fare una provocazione, è il tipo di centrocampista a cui Mattia Maita dovrebbe ambire. I due hanno diverse qualità in comune, in primis l’abilità nel condurre il pallone in verticale, ma a Maita manca quell’incisività nell’ultimo terzo di campo che Acampora nelle ultime due stagioni ha sviluppato. Mignani, sempre a margine della gara di Terni, ha parlato di un maggiore coinvolgimento dei centrocampisti nella fase offensiva, che Acampora potrà garantire ma che ci si aspetta anche da Maita.

Maita
Copyright: SSC Bari

I nuovi acquisti sono tutti figli di un’idea ben precisa: rivoluzionare il modo di attaccare per ovviare agli addii di calciatori con caratteristiche specifiche come Cheddira, Folorunsho e Benedetti. L’obiettivo è quello di creare una squadra più a suo agio con il pallone tra i piedi, soprattutto nella metà campo avversaria, e meno ossessionata dalla verticalità, che nella passata stagione ha garantito successi ma anche una certa prevedibilità. 

La linea sposata da Polito e Mignani è chiara, adesso starà allo staff tecnico e ai giocatori introiettare nuovi dettami e sviluppare soluzioni offensive diverse da quelle dell’anno passato ma potenzialmente anche più efficienti.

By Giovanni Fasano

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