Il centravanti Francesco Caputo, ex Bari, tornato da poco svincolato dopo la conclusione dell’esperienza con la maglia dell’Empoli, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Borderline24.com. L’attaccante ha parlato del suo legame con i colori biancorossi e si è soffermato anche delle voci riguardanti un suo possibile ritorno.
Caputo ha poi commentato il Bari attualmente allenato da Longo, parlando della partita pareggiata contro la Sampdoria e di alcuni singoli, come Manzari.
Caputo e il possibile ritorno a Bari
Nel corso dell’intervista, Caputo ha parlato di un possibile ritorno al Bari: «Se dovesse arrivare una chiamata del Bari, la prenderei in considerazione così come ho fatto con gli altri club che mi hanno cercato. Ma questo non vuol dire che scelga di tornare, perché ci sarebbero tanti aspetti da valutare. Ma una cosa è certa: la mia famiglia vive ad Empoli ed è molto difficile che io possa allontanarmi molto dalla Toscana. Ma nel calcio mai dire mai. Quando ho iniziato a giocare nel Bari, avevo un grande desiderio: disputare tutta la mia carriera con la maglia biancorossa. Poi le varie vicissitudini che hanno colpito la società, come cessioni e fallimenti, non mi hanno permesso di realizzare questo sogno».
Ancora sul tema: «Non abbiamo avuto nessun contatto con il Bari e smentisco in maniera categorica quanto riportato da alcuni organi di stampa circa un mia candidatura a vestire nuovamente la maglia biancorossa. Con tutto il rispetto per la società del Bari e per i suoi tifosi, non sono il tipo che fa queste cose. Mi dispiace per le conseguenze che questa notizia ha generato, ma ne il sottoscritto nè il mio agente ha mai sentito qualcuno del Bari calcio».
Caputo è tornato sul suo ultimo periodo con il Bari: «Tante cose mi hanno fatto male. Ovviamente non prendo neanche in considerazione le polemiche nate sui social, ma solo quelle accadute sul rettangolo verde. Nell’ultimo periodo a Bari, quando entravo in campo, venivo fischiato e l’aria si era fatta decisamente pesante. Poi venne fuori la voce di un mio rifiuto a giocare il derby contro il Foggia, tutte cose non vere che hanno contribuito ad alimentare un clima ostile nei miei confronti. Quindi, a malincuore, decisi di lasciare Bari per pensare solo alla mia carriera».
Il Bari di Longo
Caputo si è soffermato anche sul Bari attuale: «Ho visto la partita con la Sampdoria: il Bari poteva vincerla, soprattutto vista l’inferiorità numerica della Samp. Ma un punto fuori casa non è mai da buttare. Manzari? Ha molta qualità, ma spesso gli ripetevo che doveva tirare fuori più cattiveria e determinazione. Un po’ di sana “ignoranza” barese come solo noi del Sud sappiamo fare».
Il calciatore ha parlato degli attaccanti biancorossi: «Con Lasagna ho giocato in nazionale: in serie B può fare la differenza vista la sua rapidità. Novakovich è una punta strutturata che darà il suo contributo anche in zona gol. Favilli ha giocato poco negli ultimi anni anche per i tanti infortuni, ma ha un grosso potenziale: di lui mi hanno sempre parlato bene».