Ha inizio oggi una settimana determinante per il futuro del Bari. L’esclusione dai playoff, il calo di rendimento mostrato nelle ultime giornate e la delusione per il finale di stagione hanno alimentato dubbi e forti perplessità nell’ambiente biancorosso, mettendo sotto esame l’operato della dirigenza e dello staff tecnico. In verità doveva essere già la scorsa la settimana della verità, ma alla fine complice anche lo scudetto del Napoli festeggiato venerdì sera non se ne è fatto più nulla. Nei prossimi giorni, pertanto, sono in programma incontri chiave tra le diverse componenti societarie, dai quali emergeranno indicazioni cruciali non solo sul destino dell’allenatore Moreno Longo, ma anche su quello della coppia Magalini-Di Cesare.

I colloqui con Magalini e Longo
Innanzitutto, l’amministratore unico del Bari avrà modo di dialogare con la coppia di direttori. Ribadiamo come l’intenzione sia quella di andare avanti insieme, malgrado Magalini sia finito nel mirino della tifoseria per le numerose uscite infelici fuori dal campo, anche per coprire l’operato di Longo. In caso di un clamoroso cambio di rotta, tra i nomi maggiormente stimati figura da tempo quello di Lovisa, particolarmente apprezzato da Aurelio De Laurentiis, oltre che dalla coppia Angelozzi-Doronzo. Al momento, però, si tratta soltanto di semplici suggestioni.
Considerate le numerose situazioni delicate ancora da definire — come le trattative per le conferme di giocatori del calibro di Radunovic (clicca qui per approfondire), Oliveri (clicca qui per approfondire), Maggiore (clicca qui per approfondire), Favilli (clicca qui per approfondire), Obaretin (clicca qui per approfondire) e Mantovani (clicca qui per approfondire) — appare probabile che, salvo clamorosi stravolgimenti, si proseguirà nel solco della continuità.
Luigi De Laurentiis dovrà confrontarsi anche con Longo, ma in tal caso c’è molta incertezza sul futuro del tecnico piemontese. I dubbi sono più consistenti e il rischio di un ribaltone è tutt’altro che remoto. A pesare è soprattutto la necessità di chiarire definitivamente i rapporti tra l’area tecnica e l’allenatore, incrinatisi negli ultimi tempi. Ignorare queste tensioni e far finta di nulla rappresenterebbe il peggior modo per affrontare il nuovo campionato, poiché alla prima difficoltà tutto rischierebbe di esplodere.
A Longo vengono contestate poi scelte tecniche opinabili, che sono costate l’accesso ai playoff nell’ultimo mese, con 3 sconfitte contro Modena, Cittadella e Cosenza. Una squadra discontinua, senza carattere, che spesso si è sciolta come neve al sole nel secondo tempo. Longo, pertanto, è più fuori che dentro, sebbene l’amministratore unico sarebbe anche propenso a ripartire insieme. L’alternativa principale sarebbe Vivarini, già cercato la scorsa estate, ma piacciono anche diversi tecnici giovani che quest’anno hanno ben figurato in Serie B. Novità sono attese nei prossimi giorni.
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