L’eterno ritorno dell’uguale

L'editoriale

Al principio del XX secolo il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche teorizzò il concetto dell’eterno ritorno dell’uguale. Un’idea per cui la storia è ciclica e si ripete secondo trame identiche e sovrascritte. Non sappiamo dirvi se oggi Nietzsche sarebbe più pro-Trump o contro-Trump, come in molti sostengono di sapere, ma possiamo garantirvi che il filosofo tedesco sarebbe sicuramente un estimatore del Bari per la sua capacità di confermare le sue teorie.

De Laurentiis Longo LDL
Copyright: SSC Bari

Gli attori del solito Bari

È un Bari, quello della storia recente, in cui i pattern si ripetono sempre uguali su più livelli. Stagioni uguali, all’interno di un periodo storico che vede il glorioso club pugliese galleggiare sempre e costantemente in Serie B; un pendolo che oscilla tra play-off e play-out, come direbbe un altro celeberrimo filosofo tedesco, per poi assestarsi proprio lì nel mezzo, nella noia di metà classifica. Non può né scendere né salire, la “creatura” della famiglia De Laurentiis, destinata a stagnare qui almeno fino al 2028. Con buona pace di speranze e aspettative del tifoso barese. Un pacchetto come quello composto da Magalini e Longo scelto la scorsa estate garantiva proprio questo: due professionisti di rispetto, certo, ma sicuramente senza alcuna ambizione di puntare in alto.

Il loro lavoro va suddiviso. Da un lato, l’esperto dirigente lombardo. Premessa: fare il direttore sportivo del Bari dovrebbe rientrare tra i lavori ritenuti usuranti. Budget prossimo allo zero, possibilità di investimenti limitate anche per quanto riguarda sugli stipendi (con qualche piccola libertà in più). Per questo motivo, chi approda sulla scrivania di Via Torrebella preferisce ripiegare sull’usato sicuro: non solo a livello di nomi esperti, ma anche di prestiti. La solita solfa di un Bari “stazione di servizio” per i giocatori è ormai una realtà. A questo punto è pacifico da dire: il Bari necessita un direttore sportivo creativo e che sappia fare le nozze coi fichi secchi. Che investa anche qualche centinaio di migliaia di euro su calciatori di terza serie, che non mancano. A costo di fare flop come Achik: sempre meglio un errore come quello del marocchino che non un Novakovich, calciatore senza alcuna prospettiva. Ecco, a Magalini va rimproverato proprio quello: acquisti senza ambizione.

Magalini
Copyright: SSC Bari

Il direttore sportivo ex Catanzaro sembra essere proprio il simbolo di un Bari spento, che fa fatica a sognare e sperare. Quasi un reduce di guerra traumatizzato. Le uniche operazioni un po’ più interessanti (Favasuli, Oliveri e Obaretin, ad esempio) arrivati (ovviamente!) in prestito. Oltre a ciò, si aggiunge una coperta che spesso è sembrata corta, soprattutto in difesa. Almeno sotto questo punto di vista si doveva fare di più.

Longo, dal canto suo, si è dimostrato per quello che è: un buon allenatore di categoria. Discontinuo, bravo nel suo ma non capace di andare oltre i limiti fisiologici del materiale tecnico e umano a disposizione. In una squadra con pochissimi leader, Longo non è riuscito a sopperire a sufficienza alla mancanza di personalità. Il Bari ha alternato prestazioni eccellenti (poche) ad altre buone (diverse) e altre ancora a dir poco deludenti. I biancorossi hanno tendenzialmente dato il meglio di sé nelle sfide di alta classifica: a buon intenditor poche parole. E l’appello di fine stagione del tecnico ex Como e Torino sulla sopravvalutazione del Bari non è affatto errato, anzi: ma probabilmente il primo destinatario di quell’appello sarebbe da individuare proprio a due passi dal microfono che emette quei suoni.

Insomma, il solito Bari. Ed è più brutto da dire di una qualsiasi retrocessione: vivacchiare fa male. È un gioco simpatico fare il toto-nomi sul futuro, sia per il direttore sportivo che per il tecnico. Ci sono diversi profili che potrebbero riaccendere la piazza: uno su tutti, Vivarini in panchina. Ma con questa situazione complessiva è possibile ragionare con il naso all’insù? Sembra proprio di no.

Di Gianluca Losito, autore tra le altre per Ultimo Uomo e il Foglio

By Redazione PianetaBari

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