🔢 Il confronto: per il Bari stessi punti rispetto all’anno scorso, ma nessun allarme. Ecco perché

Stesso punteggio ma quante differenze

Al termine della 25a giornata del campionato cadetto gli uomini di Longo si ritrovano con 33 punti e il settimo posto in classifica. Ciò che ha smosso l’opinione pubblica negli ultimi giorni è stato il confronto con l’anno scorso, che vede il Bari ritrovarsi con lo stesso bottino di punti dopo venticinque giornate, ma con la distanza dai playout ridotta da 8 a 6 punti. Tuttavia, una serie di motivazioni che vanno oltre i numeri possono indurre ad un futuro migliore rispetto a quel Bari che cadde a picco e si salvò per il rotto della cuffia.

Confronto Bari

Il confronto: le differenze nel Bari spiegate dai numeri

I numeri del Bari di Longo vedono un bilancio di 7 vittorie, 12 pareggi e 6 sconfitte, accompagnate da 28 gol fatti e 25 subiti. A spiccare in positivo un lunghissimo filotto di 14 gare consecutive senza sconfitte, cominciato dalla 3a giornata contro il Sassuolo e terminato con la sconfitta rimediata a Pisa a metà dicembre. Dimostrazione della bontà del lavoro dell’area tecnica fino ad oggi.

Il confronto con la passata annata è sulla carta equivalente con 7 vittorie, 12 pareggi e 6 sconfitte. Il rendimento con Mignani vede un bilancio di 1 vittoria, 7 pareggi e 1 sconfitta (con il Parma vincente di quel campionato), mentre con Marino sono arrivate le restanti 4 vittorie ma accompagnate da 5 pareggi e 5 sconfitte. Con Iachini sono arrivato le uniche due vittorie sotto la sua gestione, rispettivamente contro Lecco e Feralpisalò. Per quanto riguarda la situazione gol segnati/subiti, si assiste ad un’inversione con l’odierna stagione con 27 gol segnati e 29 subiti.

Iachini Bari
Copyright: SSC Bari

I motivi per cui è prematuro allarmarsi

Le analogie con la passata stagione sembrano essere sostenute dai numeri, ma non dalla sostanza. Comparare lo svolgimento delle due stagioni sarebbe un esercizio alquanto riduttivo. A questo punto del campionato, il Bari aveva appena ricorso al secondo esonero stagionale, per porre rimedio ad una situazione complessa generata da una serie di errori commessi nei mesi precedenti. Al contrario, la società non ha mai messo in discussione l’operato di Longo, mettendolo al centro del progetto nonostante un inizio al rallentatore.

Anche se la distanza dalla zona play-out è inferiore rispetto alla passata stagione (6 contro gli 8 dell’anno scorso), diventa difficile pensare che questo Bari possa avere un tracollo cosi netto al punto da arrivare a rischiare nuovamente la categoria. Si dimentica ad esempio che in questa stagione i biancorossi sono rimasti sempre all’interno della zona play-off, cosa quasi mai accaduta nella passata annata.

Facendo anche un analisi più completa sui due gruppi squadra, le differenze appaiono evidenti. Se l’anno scorso non si aveva quasi mai avuta la sensazione di una squadra in grado di controllare la partita e di avere una precisa identità prolungata nel tempo, questo aspetto non è venuto meno nel Bari di Longo. Per tutta questa serie di motivi, appare difficile pensare che ci possa essere il rischio di un remake dell’anno scorso, tenendo conto che i pugliesi non furono in grado di vincere per 12 partite consecutive prima dell’ultima giornata contro il Brescia.

 

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By Pasquale Caiati

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