Bari-Brescia, l’analisi: il ritorno di Maiello, l’uso del doppio play e il peso di Sibilli

L’analisi di Bari-Brescia

Grazie ad una prestazione finalmente seria ed equilibrata, il Bari scongiura l’incubo retrocessione diretta e si guadagna l’occasione di rimediare ad una stagione disastrosa nei playout. A facilitare il compito dei biancorossi c’è stato un Brescia arrivato al San Nicola rabberciato e con poca voglia di azzannare la partita.

Il Bari conclude il campionato al 17esimo posto, a pari merito con l’Ascoli retrocesso ma davanti grazie al miglior rendimento negli scontri diretti. Poco sopra i biancorossi c’è la Ternana, contro cui la squadra di Giampaolo battaglierà nel doppio scontro in programma giovedì 16 e giovedì 23 per difendere la categoria.

L’incrocio tra Bari e Ternana proporrà diversi spunti che in questi giorni andremo ad analizzare, ma prima di proiettarci alla post season facciamo un passo indietro e soffermiamoci su Bari-Brescia. Per farlo torna il Bari a Scacchi, il mezzo attraverso cui dopo ogni partita del Bari individuiamo i temi tecnici, tattici o caratteriali che l’hanno contraddistinta. Bari-Brescia è stata la partita del rientro tra i titolari di Raffaele Maiello in un centrocampo la cui conformazione probabilmente vedremo anche contro la Ternana. Inoltre, si è rivisto un Giuseppe Sibilli centrale, vivo e coinvolto nella manovra.

Esultanza Bari
Copyright: SSC Bari

L’uso del doppio play

Il Bari scende in campo confermando lo schieramento con 3 centrocampisti puri, ma modificandone la disposizione. Contro il Cittadella Maita e Lulic agivano ai fianchi di Benali, con Acampora avanzato sulla stessa linea di Sibilli; nella gara contro il Brescia Giampaolo ha proposto il doppio play – Maiello e Benali – e Acampora come vertice alto del triangolo.

La soluzione ha garantito maggiore controllo in fase di costruzione, oltre che una varietà di soluzioni prima sconosciuta. Maiello e Benali, oltre ad essere freddi e lucidi nella gestione del pallone sotto pressione, sono stati intelligenti nel dividersi la fascia centrale del campo per fornire più linee di passaggio ai difensori. Quando uno si abbassava, l’altro si muoveva in verticale; quando uno affiancava i due centrali, l’altro accentrava la propria posizione. Questa fluidità in prima costruzione ha disorientato un Brescia non troppo puntuale nell’accorciare gli spazi, così da consentire ai centrocampisti biancorossi di attivare i vari Sibilli, Acampora e Achik nei mezzi spazzi o sulle fasce. Maiello, la cui assenza è pesata tantissimo in questa stagione, ha riportato qualità sul lungo, una soluzione poco esplorata dal centrocampo biancorosso ma che può velocizzare una manovra altrimenti farraginosa.

Anche in fase di non possesso la presenza del doppio play ha avuto un peso. Giampaolo ha parlato di una squadra coraggiosa e puntale nel correre in avanti, tendenza che va ricondotta alla presenza di Maiello e Benali. Benali in questo campionato è migliorato tantissimo nella lettura delle fasi di gioco senza palla, mentre Maiello è da sempre un’eminenza in questa dinamica di gioco. In ottica playout, e quindi di due partite da giocare prima con la testa, poi con il cuore e dopo con le gambe, una cerniera di centrocampo del genere diventa indispensabile.

Maiello
Copyright: SSC Bari

L’importanza di Sibilli nel Bari

Dopo un paio di mesi difficili, a Bari si è rivisto il vero Giuseppe Sibilli. In conferenza stampa l’ex Pisa ha ammesso di aver vissuto un periodo complesso dopo il rigore sbagliato contro la Sampdoria, ma nella gara di venerdì, complice il peso della gara e un gol fortunoso, Sibilli ha ritrovato la retta via. Il termometro delle sue prestazioni è sempre la quantità di palloni che tocca e la quantità di tiri che effettua: contro il Brescia ha gestito 61 palloni e calciato 6 volte in 84 minuti. Oltre a questo, sin dalle prime battute Sibilli è sembrato più collaborativo e meno nervoso, condizione invece palesata a più riprese nelle ultime gare. Nel finale lo si è visto incoraggiare Puscas nonostante i diversi errori ed arringare la folla quando invitato, assieme a tutti i compagni, ad andare sotto la curva.

Per un calciatore emotivo e passionale come Sibilli coraggio e fiducia ritrovati potrebbero essere il propellente necessario per vivere una coda di stagione in linea con i picchi prestazionali raggiunti nella parte centrale di questo campionato.

Sibilli
Copyright: PianetaBari
By Giovanni Fasano

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