Il centrocampista del Bari Ahmad Benali, intervenuto quest’oggi in conferenza stampa, rappresenta una delle note più liete della prima parte di stagione biancorossa. Anche nell’ultima partita contro il Catanzaro il giocatore ha disputato una prova maiuscola, garantendo equilibrio in fase di non possesso e qualità in impostazione. Di seguito le sue dichiarazioni, raccolte dal nostro inviato Raffaele Digirolamo.

La conferenza di Benali
Inizia la conferenza stampa di Benali.
Ancora oggi sei indispensabile per questa squadra.
«Mi fa molto piacere, fino a un anno e mezzo fa la mia carriera stava sparendo per infortuni vari. Oggi fortunatamente sto bene fisicamente, la fiducia non mi è mai mancata, dovevo solo avere il tempo di dimostrare le mie qualità, mi sarebbe dispiaciuto andare via da Bari senza averlo fatto. Star bene fisicamente mi permette di poterlo fare».
Tre anni fa ai playoff nemmeno un minuto. Ora sei protagonista: sta tornando il vero Benali?
«Vogliamo tornare in grande. Mi avvicino alla fine della mia carriera, ci si rende conto che le soddisfazioni di squadra sono le cose più belle. Quel sogno mi è rimasto nel cassetto, penso che ovviamente stiamo facendo un bel percorso, vedo come lavora il nostro gruppo, come crea, come arriva a tirare in porta. Continuiamo a crescere, sono molto fiducioso».
È il Benali più completo della carriera? Ti trovi così bene dalla difesa?
«Mi sento più completo, sia a livello tattico che fisico. Ho parlato di questo con Longo, in passato sono stato penalizzato dalla mia struttura fisica, sono piccolino e per questo alcuni allenatori non si fidavano nello schierarmi in mezzo al campo. Mister Marino non ha avuto problemi a mettermi in quella zona, con il tecnico attuale ne abbiamo discusso, ha detto che non gli interessa né l’altezza né il fisico, mi ha fatto piacere. Oggi ne parlavo con Favilli, a volte un calciatore per la sua stazza ha addosso le etichette, da mediano non darò fisicità ma ho altre caratteristiche che si possono sfruttare. Per Andrea è lo stesso, pur essendo alto è pulitissimo a livello tecnico. Anche quando giocavo più offensivo mi vedevo più dietro, non ho la caratteristica di saltare l’uomo. Da mediano si toccano più palloni e si è dentro la partita».
Il Bari gioca bene e non raccoglie. Qual è il problema?
«Ci manca chiudere le partite, sarei stato più preoccupato diversamente. L’anno scorso facevamo più fatica ad arrivare in porta, questa volta ci sono cinque o sei occasioni pericolose a partita, ci mancano i dettagli. Gli avversari calciano meno e ci puniscono di più, gli attaccanti che abbiamo possono creare tantissimi pericoli».
Ti manca il gol?
«È una cosa in più, se vinciamo e non faccio gol dormo benissimo. Non è il primo pensiero, anche se capita e cerco di farlo.
Che differenza nota fra questa Serie B e quella dell’anno scorso?
«Il campionato è sempre lo stesso, la continuità alla fine paga. Questa mi riempie di fiducia, so che alla lunga le prestazioni portano risultati. La stagione, però, è appena iniziata. Le basi per costruire qualcosa di importante ci sono, le partite le avete viste tutti, la squadra è molto unita e si allena bene. Due anni fa siamo cresciuti trovando fiducia in corso d’opera, difendevamo bene e portavamo risultati. Anche se fino ad ora abbiamo vinto poco ho la sensazione che questa squadra possa fare molto bene, calciamo tanto, anche chi subentra fa bene. Dobbiamo continuare così senza abbassare la testa».
Ti trovi meglio in un centrocampo con tre palleggiatori o con giocatori più fisici come Lella o Coli Saco?«Come caratteristiche ci completiamo, la fisicità e gli inserimenti di Lella ci aiutano, così come la qualità di Maiello o la capacità di giocare le palle alte di Coli Saco. Nelle ultime partite abbiamo avuto insieme Sibilli e Falletti, il compito mio e di Maita in questo caso è quello di coprire meglio il campo».
Come si migliora in fase difensiva?
«In questo dobbiamo crescere, siamo stati rimontati troppe volte per la voglia di continuare ad attaccare. Anche in vantaggio non vogliamo difendere e continuiamo a spingere, in questo forse siamo stati penalizzati».
Ora arriva lo Spezia
«La squadra è forte, se sono dove sono in classifica ci sarà un motivo. Sono fortissimi sulle palle inattive e si difendono bene, magari sono meno belli a livello di gioco ma efficace. Bisogna rispettarli e restare sempre sul pezzo».
Sei anche attivo per quanto riguarda la causa palestinese e la situazione nel tuo paese.
«Ci tengo, vedendo le cose che accadono in questo mondo mi rendo conto di quanto siamo piccoli e di quanto la vita sia difficile. Svegliarsi la mattina in una casa dove abbiamo da mangiare è una fortuna, in altre parti del mondo non è così. Cerco di veicolare questo messaggio».
Finisce la conferenza stampa di Benali.
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