Tempo di bilanci e valutazioni in casa Bari al termine della stagione sportiva. Rimasto al termine di una stagione turbolenta come quella della quasi retrocessione dello scorso anno, Mehdi Dorval ha scalato le gerarchie, al punto tale da essere considerato da addetti ai lavori e tifosi come l’MVP stagionale dei biancorossi. Scopriamo come è andata la sua stagione, tra numeri, analisi e prospettive future sulla sua permanenza nel capoluogo pugliese.

I numeri stagionali di Dorval
Per il laterale classe 2001 ben 37 presenze stagionali nel campionato cadetto, contraddistinte da 4 centri e 6 assist distribuiti su 3.101 minuti, che lo rendono come il primo calciatore di movimento del Bari per minutaggio. Già questo numero relativo al suo impiego è uno dei primi indicatori dell’importanza della presenza in campo del laterale franco-algerino, come dimostrato anche dai passaggi progressivi.
Su questo parametro, che fa riferimento ai passaggi che portano il pallone verso la linea di porta avversaria, Dorval è nettamente davanti a tutti i suoi compagni di reparto. Con oltre 116 passaggi, supera di oltre 50 tocchi il secondo in graduatoria (Maita). Per rendere ancora più evidente tutto questo, il paragone coi suoi compagni di reparto vede Oliveri e Favasuli fermi a 33 passaggi.
L’ex Cerignola risulta essere secondo anche per tiri totali tentati, dietro solo a Lasagna, tanto per dimostrare la sua incisività e pericolosità in zona offensiva. Dorval primeggia per quanto riguarda gli assist interni (clicca qui per la classifica del campionato), ma la sua incisività è spiegata anche dalla sua capacità di rendersi pericoloso tramite dribbling, con una buona media di riuscita del 55%, la migliore della Serie B. L’algerino vanta infatti ben 214 dribbling riusciti in tutto il campionato, staccando al secondo posto Elia dello Spezia a 173.

Il vero leader tecnico della squadra
Se la prima stagione è stata caratterizzata da normali alti e bassi per un giocatore al primo anno tra i pro, la precedente annata lo ha visto poco brillante rispetto alle attese di crescita. Un aspetto su cui però ha pesato molto l’annata orribile della squadra che ha inciso su un giovane alle prime esperienze. Balzo in avanti che si è visto chiaramente in questa stagione, dove è diventato fin da subito un elemento centrale nello scacchiere di Longo, che come dichiarato un giorno in conferenza ne bloccò la cessione nel mercato estivo.
Le cose migliori si sono viste soprattutto nella prima fase della stagione, con un’incidenza in particolare tra 2 gol e 2 assist nelle quattro partite consecutive tra novembre e inizio dicembre, culminata dal gol che ha segnato l’apice della stagione nel match vinto per 1-0 contro il Cesena. Da quel momento nessun’altra marcatura, complice anche probabilmente il calo generale della squadra nel girone di ritorno, ma con ulteriori 3 assist ad impreziosire la sua miglior stagione tra i professionisti.
Tenendo conto delle difficoltà e del rendimento piuttosto altalenante di diversi interpreti offensivi del Bari, è alquanto lecito individuare la figura di Dorval come l’elemento in grado di garantire per tutto l’arco della stagione la maggior pericolosità in termini di produzione offensiva. La sensazione generale lasciata dal laterale in ogni partita è che da lui fosse pensabile aspettarsi sempre qualcosa di impattante, spiccando dalla mediocrità generale. Un prezzo comunque accettabile, tenendo conto di cosa l’ex Cerignola abbia portato nel corso del campionato sull’altra metà di campo.

Rebus futuro: Napoli o destinazione alternativa?
Per quanto riguarda la sua permanenza nel capoluogo pugliese, diventa complicato pensare ad una sua permanenza. Il rendimento importante offerto dal calciatore durante l’anno è sicuramente oggetto di analisi tra gli operatori di mercato, italiani e non solo. Già in tempi non sospetti parlammo di un top club olandese sulle sue tracce, l’Ajax, che ha più volte visionato il calciatore (clicca qui per leggere la notizia).
Chiaramente, le attenzioni piovono anche dall’Italia, come dimostrato dalla querelle dell’ultimo giorno del mercato invernale. La prima ipotesi relativa al suo futuro vede inevitabilmente Napoli come destinazione per la prossima stagione, visto che nella questione intervenne direttamente Manna. Una situazione che rischia di diventare analoga alla nota questione delle plusvalenze di Caprile e Cheddira, rischiando di portare ulteriori malumori e perplessità in un’ambiente piuttosto sfiduciato dalla gestione societaria del club.
Cosi parlava Magalini nella conferenza stampa post-mercato invernale, in cui alludeva anche a possibili piste straniere: «15 giorni fa mi sono visto con i suoi agenti, in un confronto positivo che ha permesso di trovare un’intesa anche economica. Ci hanno detto che ci poteva essere l’interessamento di 2 squadre estere, anche se non abbiamo avuto nulla noi. Qualche giorno fa ho ricevuto una chiamata da Manna sul calciatore, mi hanno detto cosa ne pensa e mi ha manifestato la possibilità di poterlo valutare. Ma è finita lì. L’ultimo giorno come una bomba in mano mi hanno detto che era chiusa, noi eravamo all’oscuro. Per fortuna non si è concretizzata, come tante altre nel calciomercato».
Concreto dunque il rischio che i biancorossi debbano perdere l’ultimo asset di mercato patrimonializzato dalla precedente gestione tecnica targata Ciro Polito, scopritore del laterale arrivato nel mercato estivo del 2022 dal Cerignola. La speranza per i supporter biancorossi è che almeno in questa circostanza il Bari possa essere padrone del destino del ragazzo, al fine di garantire il massimo incasso possibile. La certezza è che il calciatore voglia compiere uno step ulteriore di crescita. Che sia a Bari o altrove.
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