Nosa Obaretin è stato tra i primi arrivi del calciomercato estivo. L’ex Napoli, dopo un buon inizio di stagione, è finito indietro nelle gerarchie scavalcato dal più scafato Mantovani. Nel conto la giovane età del centrale scuola Milan, una esuberanza e qualche angolo da smussare, ma anche diversi aspetti positivi da sottolineare (clicca qui per la nostra analisi). Il centrale si è presentato quest’oggi ai cronisti, tra cui il nostro direttore Claudio Mele. Clicca qui per leggere le parole di Mantovani.

Le parole di Obaretin
Inizia la conferenza di Obaretin.
Quali sono le sue caratteristiche?
«Mi piace giocare con la palla ed è vero che da piccolo mi piaceva Neymar. Poi crescendo ho iniziato a guardare gente del mio ruolo, penso a Sergio Ramos. Un pilastro importante della difesa, a cui mi ispiro».
Quali le difficoltà nel salto di categoria?
«La differenza tra la C e la B è tanta, per ritmo e fisicità. Posso giocare sia a tre che a quattro, dove ho fatto anche il terzino. Il mister mi chiede di giocare semplice e non tirare indietro la gamba».
Cosa rappresenta Bari per lei?
«Bari è una grandissima opportunità. C’è una competizione sana che ti spinge sempre a dare il massimo in allenamento. Poi gioco o non gioco, sono il primo tifoso. Mantovani è bravo a impostare, si vede la sua tecnica e la sua esperienza. Sicuramente sarà utile in questo Bari».
PB – Qual è il suo rapporto col gol?
«Prima di segnare, penso sempre alla squadra e cerco di rendermi utile alla partita, provando a dare il meglio di me stesso».
Che rapporto è nato con Di Cesare?
«Di Cesare mi dà ottimi consigli, mi dice di stare tranquillo e lavorare come sta facendo. Posso migliorare in diverse cose».
Termina la conferenza di Obaretin.