Per trarre conclusioni definitive sul Bari che sarà bisognerà aspettare l’esito dei vari incontri in programma in questi giorni, che serviranno in primis a fare luce su quelle che saranno le figure chiamate a ricoprire i ruoli chiave nel prossimo campionato. In questo clima di incertezza, in cui non è ancora possibile escludere tutte le opzioni dal tavolo, c’è comunque la netta sensazione che si vada verso una continuità per quanto riguarda il ruolo dei due direttori sportivi e un ribaltone nella delicata casella dell’allenatore. Longo via, Vivarini in pole: è questo il sentiment delle ultime ore.

Longo al capolinea, l’ombra di Vivarini sul futuro del Bari
Il futuro di Moreno Longo, dunque, appare sempre più lontano dal capoluogo pugliese. Come abbiamo sottolineato anche questa mattina, infatti, pesano le differenze di visione rispetto alla direzione sportiva palesate più volte durante l’anno: se la proprietà e il duo Magalini-Di Cesare hanno rivendicato spesso la bontà di un gruppo che, ai loro occhi, soprattutto dopo il mercato di gennaio, aveva tutte le carte in regola per giocarsi i play-off da protagonista, l’allenatore ha spesso tenuto più bassa l’asticella delle aspettative, a volte (in particolare nella prima parte dell’anno) parlando esplicitamente di salvezza come obiettivo primario da raggiungere.
Chiaro che tutto questo ha probabilmente logorato un po’ i rapporti. Proprio per questo Magalini e Di Cesare sembrano essere sempre più propensi al ribaltone in panchina ed è quello che probabilmente proporranno domani al presidente. Non è un caso che, proprio in queste ore, sia tornato in auge il nome di Vincenzo Vivarini, già cercato la scorsa estate in quanto, proprio insieme all’attuale direttore sportivo, ha lavorato raggiungendo successi notevoli in quel di Catanzaro. Prematuro parlare di una pista concreta al momento: non vi sono stati ancora contatti ufficiali fra le parti e difficilmente ve ne saranno prima che sia sbrogliata la questione relativa al futuro di Longo.
Tuttavia, è indubbio che il tecnico abruzzese vada considerato quantomeno in cima alla lista delle preferenze. L’alternativa sarebbe un tecnico giovane, ma con un buon curriculum. Da tenere nel conto anche chi fu accostato la scorsa estate: Roberto D’Aversa o Alberto Aquilani, nomi che potrebbero comunque essere della partita, sebbene ad oggi per avere le prime risposte su questo tema, bisognerà aspettare l’esito degli incontri di questi giorni. Poi, nel caso di un addio, scatteranno i tentativi concreti per arrivare a un successore dell’attuale allenatore piemontese.
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