Giuseppe Sibilli è l’MVP del mese di novembre della Serie BKT (ma anche il nostro, essendo stato votato dai nostri utenti al termine di un lungo sondaggio MVP di novembre e ottobre). L’attaccante partenopeo, che sarà assente nella gara di venerdì sera a Spezia per squalifica, è stato intervistato da Cronache di Spogliatoio.
Le parole di Sibilli
«Non ci credevo, ma appena ho visto cosa avevano fatto gli altri candidati, ho iniziato a sperarci», racconta Sibilli, reduce da 7 partite in cui sono arrivati 4 gol e un assist. «Da quando gioco in Serie BKT, non era mai successo, sono molto contento. Il gol con l’Ascoli? Quando ho calciato in porta, avevo davanti due giocatori. Ho capito dal boato che era entrata. Mi tremavano le gambe. Li segno anche in allenamento, me li porto dietro da quando sono piccolo, giocando con gli amici. Facevamo due squadre, e dato che ero il più forte, i più scarsi venivano con me. Quindi ero abituato a giocare… da solo! A saltarne uno, due… tre, e andare al tiro. Me lo porto ancora dietro».Â
Sibilli ha raccontato del rapporto col padre Salvatore, con cui 10 anni fa giocava nella stessa squadra (clicca qui per la nostra intervista al padre): «Mi bastonava sempre e giocavo quasi con l’ansia. A volte mi ha lasciato a piedi per andare all’allenamento! Fissavamo alle 13.30 quando uscivo da scuola per andare al campo, a volte per 5 minuti di ritardo mi ha mollato lì, partendo prima che arrivassi. È fissato con la puntualità ».
Sibilli svela un curioso aneddoto: «Nel mio palazzo abita un signore tifosissimo, ha 70 anni. Sono andato al bar con lui per berci un caffè insieme, mi ha raccontato tantissimi aneddoti ed è stato bellissimo. Sua moglie cucina sempre le orecchiette e un giorno, di ritorno dagli allenamenti, mi hanno chiamato: c’era una tavola imbandita pronta ad aspettarmi. Orecchiette, braciole… clamoroso».
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