Tra gli elementi che hanno deluso maggiormente dalla trasferta di Reggio Emilia spicca il nome di Kevin Lasagna. L’attaccante biancorosso è stato autore di una prestazione incolore, emersa maggiormente con la superiorità numerica della squadra di casa. Clicca qui per leggere la nostra analisi della gara.
A peggiorare le cose l’ex Verona ha accusato dei problemi fisici che lo mettono a rischio per Bari-Brescia. Il giocatore sarà da valutare, ma con Novakovich fuori dai giochi e Favilli con pochi minuti nelle gambe, Lasagna dovrà fare gli straordinari.

Le difficoltà di Lasagna spiegate dai numeri
Quella di Reggio è stata una partita difficile, in cui l’attaccante in prestito dal Verona è stato limitato dai difensori avversari, come dimostrato dagli 8 duelli persi su 11 e dai 10 possessi di gioco persi. L’unica occasione di nota è quella avuta nel finale di gara, dove l’impatto col pallone di testa non è stato sufficientemente preciso per buttare la palla in porta. Una prestazione complessivamente insufficiente, in cui sono emerse le difficoltà dell’attaccante biancorosso nel guidare il reparto avanzato.
Se nel primo tempo la partita è stata abbastanza spezzettata nel ritmo dai noti episodi che hanno portato alla sospensione momentanea della partita (clicca qui per leggere la notizia), al contrario nel secondo tempo i biancorossi sono stati autori di una prestazione abbastanza negativa per buona parte della frazione di gioco, in cui nonostante l’uomo in più i biancorossi non si sono mai visti dalle parti di Bardi. Ciò ha colpito di riflesso la prestazione di Lasagna che nonostante l’ingresso di Novakovich come spalla d’attacco (poi sostituito causa infortunio), non è stato sufficientemente supportato dagli altri reparti, coi biancorossi maggiormente preoccupati ad evitare di subire gol più di creare le condizioni per farlo.
L’impressione che si ha avuta è quella di un giocatore abbandonato a se stesso, mal servito dai suoi compagni e raramente partecipe dell’azione. L’unica occasione nitida del Bari è, infatti, arrivata dai suoi piedi, con un bel servizio per Sibilli cestinato dall’ex attaccante del Pisa. Segno di come se Lasagna venga maggiormente supportato, tutto l’attacco del Bari ne giova.

Le parole di Longo e le prospettive future
In merito al momento di Lasagna si era espresso cosi Longo nella conferenza stampa pre Reggiana (clicca qui per leggere le dichiarazioni complete): «Se Kevin avesse realizzato tutte le occasioni che ha avuto in carriera, a Bari non l’avremmo mai visto perché avrebbe avuto una carriera di altissimo livello. Non è mai stato un giocatore cinico, è sempre stato quello il tasto dove deve migliorare. Lui ci dà soluzioni, grande pericolosità, sul lungo i suoi numeri gli daranno ragione. Starà a me cercare di metterlo nelle condizioni migliori. Io penso che ha fatto migliori partite quando stava da solo che in coppia. Sono molto contento di come ha lavorato finora».
Se da un certo punto di vista è vero che il rapporto tra Lasagna e il gol non è stato sempre idilliaco, allo stesso tempo è anche lecito chiedersi se anche la presenza o meno di un compagno di reparto più strutturato come ad esempio Novakovich possa portare maggiori benefici all’attaccante italiano. In diverse occasioni la sensazione è quella di un calciatore fin troppo isolato e non in grado di reggere da solo il peso dell’attacco. La presenza di un altro attaccante strutturato – come da Lasagna stesso ammesso – potrebbe sgravarlo dall’onere di reggere l’intero reparto e mettere in maggior risalto le sue principali caratteristiche.
A differenza di quanto detto, Longo ritiene invece che Lasagna si esprima meglio da solo, sebbene le reti dell’ex azzurro negli ultimi sue mesi siano pari a zero. Un interrogativo, comunque, la cui risposta chissà che non possa arrivare dal mercato, con l’area tecnica impegnata attentamente nella scelta del calciatore giusto per completare il reparto avanzato.
View this post on Instagram