Ci eravamo tanto amati: Polito e Mignani torneranno a Bari da avversari

Il progetto triennale che dovrebbe portare il Bari in Serie A (o quantomeno a lottare seriamente per il salto di categoria) scade a giugno dell’anno prossimo. Tale programma, annunciato dopo la promozione in B nell’estate 2022, vedeva al centro tre figure: il presidente Luigi De Laurentiis, il direttore sportivo Ciro Polito e l’allenatore Michele Mignani. Due anni dopo siamo a giugno 2024 e di quella trinità che tanto aveva fatto bene nel centrare il salto dalla C alla B è rimasto solo il presidente.

Nel mezzo, una letterale montagna russa di emozioni che ha portato il Bari prima a 120 secondi dalla Serie A e poi a 180 minuti dalla Serie C. E ora, nella stagione che si profila all’orizzonte, per la prima volta il club pugliese affronterà da avversari sia Ciro Polito (nuovo direttore sportivo del Catanzaro), che Michele Mignani (nuovo allenatore del Cesena).

Mignani Bari-Cagliari
Copyright: SSC Bari

Polito e Mignani, da compagni ad avversari

Per capire come siamo giunti a questo epilogo è bene fare un passo indietro, di un anno circa. Il Bari ha appena perso la finale playoff contro il Cagliari e, nel silenzio generale, sta iniziando a pensare alla stagione 23-24. Ciro Polito e Michele Mignani, colonne del Bari che in due anni ha prima centrato la promozione della C alla B e poi sfiorato quella dalla B alla A, stanno valutando il loro futuro. La stagione dei biancorossi – sorpresa della cadetteria insieme al Frosinone – non è passata inosservata, e i loro profili sembrano interessare squadre di categorie superiori.

Entrambi, dopo un periodo di riflessione, decideranno di rimanere a Bari. Come ammetterà poi Ciro Polito a microfoni spenti, la scelta di rimanere nel capoluogo pugliese si sarebbe rivelata un errore. Ma come mai? Quando ci sono stagioni così storte, è difficile individuare una responsabilità unica e univoca. Indubbiamente le scelte del mercato estivo 2023 di Polito non hanno pagato: sia i grandi nomi che le scommesse dall’estero sono state grandissime delusioni.

A ciò va aggiunta la poca determinazione della proprietà di reinvestire in giocatori le somme ottenute dalle vendite di Caprile e Cheddira, e un po’ di sana sfortuna che in queste stagioni non manca mai. Come succede spesso in questi casi, il primo a pagare i risultati non all’altezza delle aspettative è l’allenatore. E nonostante un bilancio tutto sommato non negativo (1 vittoria, 1 sconfitta e 7 pareggi nelle prime 9 partite), Mignani viene esonerato all’alba della sosta delle nazionali di ottobre.

Bari Polito Ruscitto Voto Pissardo
Copyright: SSC Bari

All’allenatore genovese viene imputata la poca flessibilità nei moduli e un atteggiamento fin troppo contratto. Polito al suo posto prende Marino, poi Iachini, e infine la coppia Giampaolo-Di Bari, con cui riesce a salvare la categoria ai playout sconfiggendo la Ternana con un aggregate di 4-1. Ma se un direttore sportivo cambia 4 allenatori in un anno, difficilmente viene riconfermato per l’anno successivo. E infatti, terminata la stagione, anche lui saluta Bari dopo 3 anni il cui bilancio tutto sommato non è così male, ma è indubbiamente macchiato dagli ultimi mesi della sua gestione comunicativa.

Nei due anni precedenti Ciro Polito si era guadagnato la fiducia dei tifosi del Bari, e lo aveva fatto parlando in modo chiaro e diretto. La sua conferenza pre-playoff del maggio 2023 in cui affermava “Noi vogliamo andare in Serie A” ha fatto breccia nel cuore dei baresi proprio per questo motivo: con l’ombra della multiproprietà che offuscava il sole della bella stagione del Bari, i tifosi e gli appassionati avevano bisogno di qualcuno che riportasse il sereno. E quel qualcuno, con una forte cadenza napoletana, era proprio Ciro Polito.

La fiducia (ovviamente coadiuvata dai risultati ottenuti sul campo) ha concesso a Polito un credito che però si è esaurito molto in fretta. Nonostante un evidente imbrunire di quel sole che per due anni aveva illuminato Bari, Polito continuava a dire che stesse andando tutto bene. “Abbiamo 7 attaccanti”, “La squadra di quest’anno è più forte di quella dell’anno scorso“. Dichiarazione dopo dichiarazione, il credito di fiducia che Polito faticosamente aveva guadagnato si andava esaurendosi. Non da parte di Luigi De Laurentiis, che lo ha sempre protetto e voluto al suo fianco. Ma anche lui, al termine di una stagione tribolata, ha deciso di giustamente separarsi e così Polito ha salutato il Bari.

Polito e Mignani Cremonese-Bari
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Catanzaro e Cesena: la nuova era

Per Ciro Polito c’è la scrivania del direttore sportivo del Catanzaro, per Michele Mignani la panchina del Cesena. Nessuno può dire dove sarebbero oggi se avessero salutato l’estate scorsa. La certezza – e dirlo dopo è sicuramente più facile – è che scegliere di restare è stato un errore. Ora i due affronteranno il Bari. Il quando lo sapremo il 10 luglio, giorno in cui nella cornice di La Spezia verranno sorteggiati i calendari della Serie B 24-25. Il giorno in cui i biancorossi li ritroveranno da avversari non sarà come tutti gli altri: d’altronde, nonostante tutto, ci eravamo tanto amati.

By Redazione PianetaBari

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