Bari (ri)chiama, Morachioli risponde. Scatta l’ora di Greg

Il FOCUS su Morachioli

Un anno fa, di questi tempi, il Bari di Michele Mignani stava volando in classifica. I biancorossi erano una squadra dal perfetto mix di giovani vogliosi e di giocatori di esperienza. Una formula che ha portato i galletti da neopromossi a condurre un campionato di vertice. È passata appena una stagione e il mondo biancorosso è praticamente capovolto: dopo 30 giornate, i galletti siedono al quindicesimo posto in classifica con 34 punti, con sole due lunghezze di vantaggio sulla sedicesima posizione (oggi occupata dalla Ternana) che vorrebbe dire playout.

Tra le varie cose che sono mutate nel giro di 365 giorni c’è tutto il reparto offensivo dei biancorossi. O quasi. Da Ceter a Cheddira, da Antenucci a Esposito, hanno tutti cambiato casacca, chi per un motivo o chi per un altro. L’unico attaccante superstite della scorsa stagione è Gregorio Morachioli, la brevilinea ala italiana che nel gennaio 2023 è arrivato a Bari dal Renate con lo status di semisconosciuto.

Morachioli Bari
Copyright: SSC Bari

Morachioli nella stagione 23-24

L’unico “testimone” nell’attacco biancorosso della stagione passata è dunque proprio Gregorio Morachioli. E infatti, a inizio stagione, Mignani ha deciso di premiare questa continuità: il classe 2000 è stato titolare in quattro delle prime cinque partite della Serie B 23-24. Ma un po’ come tutto il Bari, il Morachioli che è sceso in campo è parso solo un’ombra del giocatore ammirato da gennaio a giugno 2023.

L’estro e la fantasia che l’ala spezzina offriva ai biancorossi sono diventati d’un tratto prevedibili, e Gregorio ha iniziato a scendere nelle gerarchie dell’attacco dei galletti. Dopo la partita da titolare contro il Pisa del 16 settembre, Morachioli ha cominciato a vedersi sempre più col contagocce. Qualche minuto giocato qua e là (comunque incidendo sempre poco), alcuni match in panchina e altri addirittura in tribuna: insomma, più passava il tempo, e più Morachioli è sembrato fuori dal progetto Bari. Nel frattempo cambiavano gli allenatori (da Mignani a Marino, e da Marino a Beppe Iachini), ma il risultato finale non cambia: da ottobre a febbraio Morachioli ha giocato appena 166 minuti dei 1800 minuti a disposizione.

Una miseria, considerando che chi calcava il rettangolo verde certamente non spiccava per prestazioni trascendentali. Un’eresia, considerando che il furetto spezzino è uno dei pochi giocatori di proprietà della rosa e a suo agio nel tridente a lungo proposto sia da Marino sia in seguito inizialmente da Iachini.

Morachioli baez
Copyright: SSC Bari

La nuova primavera

Arrivato marzo, qualcosa è cambiato. Dai margini della rosa, Morachioli piano piano ha iniziato a risalire le gerarchie e riprendersi minuti e fiducia. È titolare nello scontro salvezza contro lo Spezia (è la prima volta dalla partita contro il Pisa di metà settembre), gioca 25 minuti contro il Venezia e parte di nuovo dall’inizio contro la Sampdoria. Il totale dei minuti giocati da Morachioli in questi tre match è 179, 13 in più di quanti ne aveva disputati nelle ultime 20 partite. Insomma, sono proprio i numeri a fotografare il momento: c’è stato un cambio di marcia importante.

Morachioli dal canto suo ha certamente risposto presente: nell’ultimo match contro la Samp (terminato 1-0 per i blucerchiati), è stato proprio Gregorio il migliore in campo, votato dai nostri utenti. A rendere così positiva la prestazione del classe 2000 sono state l’abilità di Morachioli di giocare tra le linee della Sampdoria e la pulizia che ha avuto nella protezione palla e nei passaggi, con un assist magnifico sprecato da Puscas.

Nell’arido deserto della produzione offensiva biancorossa (Sibilli a parte, ovviamente), il talento di Morachioli può sicuramente essere un fattore importantissimo per il delicato finale di stagione dei galletti. Specialmente con le noie fisiche di Diaw, Menez e Kallon, per chiudere al meglio questa stagione e cercare di allontanarsi dalla zona playout serve il supporto di tutti. E se Morachioli ricomincia a gravitare sui livelli dello scorso anno, può essere sicuramente considerato come uno dei rinforzi più importanti per affrontare questo forcing finale.

 

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By Redazione PianetaBari

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