Longo: “Ha prevalso la loro fisicità, mancava l’anima della squadra. Il caso Dorval? Temevo per la sua serenità”

Le parole di Longo

Brusca sconfitta per il Bari, che nella trasferta di Castellammare cade per 3-1 contro la Juve Stabia. Quella dei biancorossi è stata una prova assolutamente negativa, con pochissime occasioni create e una manovra spenta e poco incisiva. Intervenuto ai microfoni di RadioBari, il tecnico Moreno Longo ha commentato con un pizzico di rammarico la gara.

Longo
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Le parole di Longo

Queste le parole del tecnico: «È stata una partita di duelli, sapevamo di affrontare una squadra fisica, che fa dell’intensità la sua caratteristica migliore. L’affrontavamo in una condizione differente dal solito, serviva trovare equilibri nuovi, non avevamo l’anima della squadra, i nostri centrocampisti avevano giocato insieme solo tre o quattro giorni. La loro fisicità ha prevalso, negli episodi poteva essere una gara più equilibrata. Lo svantaggio è arrivato da un uomo perso a centrocampo da Maggiore che non è abituato a lavorare con i compagni».

Longo ha proseguito: «Prima di rientrare ci siamo detti di provare a restare in partita, poi siamo andati sotto 2-0 e tutto diventa più complicato. Abbiamo schierato due punte fisiche perché sapevamo il tipo di partita, non c’era modo di palleggiare, serviva una gara sporca. Come squadra dovevamo snaturarci, non è la nostra partita e bisogna saperle fare».

Ancora sulla gara: «Non è vero che il Bari non si è impegnato, c’erano tutte le intenzioni. Quando i ritmi sono calati è venuta fuori la nostra caratteristica. Ogni partita ha una storia a sé, c’è sempre l’avversario. Non è che non c’è stata la volontà, ma abbiamo trovato un avversario che su questo tipo di atteggiamento sta facendo il suo campionato. Il mercato? Arrivare a gennaio non è semplice, perché bisogna inserire i calciatori in un contesto. Io non cambio le prospettive, dobbiamo cercare di fare il massimo partita dopo partita, serve restare attaccati al carro che conta. Ci siamo dentro, c’è stata una battuta d’arresto ma dobbiamo crederci».

Sul mancato inserimento di un trequartista: «Le caratteristiche a disposizione erano quelle. Bellomo è entrato bene, il senno di poi non mi piace, tutte le volte c’è chi entra bene e chi entra male. Quando l’ho messo gli spazi si stavano aprendo, la sua qualità, unita a quella degli altri trequartisti poteva essere utile».

Longo ha parlato anche del caso Dorval: «La mia preoccupazione era la serenità del giocatore, in queste situazioni si rischia di creare qualche problematica. Lui sta cercando di viverla in modo sereno, al netto di ciò che c’è intorno l’unica cosa che conta è il campo».

By Raffaele Digirolamo

Dottorando in filosofia presso l'Università degli Studi di Bari. Curo la newsletter per Elezioni Usa 2024 e scrivo per PianetaBari

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