coSi apre quest’oggi la settimana che porterà alla gara contro il Frosinone. Il Bari è forte del bel successo contro il Mantova (clicca qui per leggere la nostra analisi), in cui decisivo è stato l’apporto con gol di Nunzio Lella. Il centrocampista santermano, autentico trascinatore fin dal suo arrivo in Puglia dal Venezia (clicca qui leggere il nostro FOCUS), è intervenuto durante la puntata del Tb Sport su RadioBari. Lella ha fatto un punto della situazione, tra un bilancio di squadra e soprattutto personale.
L’intervista a Lella
Queste le parole del centrocampista: «L’emozione è stata enorme. Noi ragazzi di Bari sogniamo sempre il gol sotto la Nord, la prima cosa che ho pensato è stato andare sotto la curva per festeggiare con i tifosi. Lì c’erano tantissimi miei amici. Il colpo di testa è una mia qualità , in C avevo fatto anche una doppietta contro la Carrarese. Ho fatto la gavetta con tre anni in C, ora sono arrivato qui. Con Manzari abbiamo fatto otto anni insieme, ci siamo abbracciati, per me è come un fratello. I miei modelli fra gli ex biancorossi? Mi piaceva Sciaudone, aveva il mio ruolo. Ammiravo anche Defendi».
Sulla finale giocata contro il Bari con la maglia del Cagliari: «I compagni mi hanno chiesto aneddoti, abbiamo parlato con loro e ci siamo raccontati retroscena su quella partita. Ranieri ci disse di non fare la partita all’arrembaggio, la sua idea era di portare la gara al settantesimo per vedere cosa succedeva, si è giocato tutte le carte e alla fine siamo stati fortunati a crederci e trovare il gol con Pavoletti. Gli altri allenatori? Vanoli crede nel lavoro, quando eravamo in campo sapevamo tutti cosa fare. Mi ha fatto tirare fuori la personalità , la voglia di ricevere la palla e giocare per il compagno».
Su Longo: «Lo paragono a Vanoli, è un condottiero e ti tira sempre qualcosa fuori. Mi chiede di riempire molto l’aria, seguo le sue richieste. Avere un doppio schema di gioco è positivo. Il gruppo è fondamentale per fare grandi cose, fa il 70% delle vittorie. Maita mi ha fatto conoscere un po’ di persone, c’è poi Di Cesare che fa da tramite con lo spogliatoio».Â
Lella ha parlato anche del futuro: «Mi piacerebbe giocare in Serie A. Magari con il Bari…. C’è più pressione, ma mi piace avere questa responsabilità ».