Tra le tante incombenze che attendono in questi giorni il Bari, c’è anche la riprogrammazione di tutto il quadro dirigenziale del settore giovanile. Tutti i dirigenti, infatti, compreso Giuliano Antonicelli, che sei anni fa ricostruì proprio il settore giovanile biancorosso dalle macerie del fallimento, sono in scadenza al 30 giugno e aspettano mosse della società e in particolare di Luigi De Laurentiis.
Magalini e Di Cesare, appena subentrati, poco possono. Dovrebbe toccare al presidente prendere la palla al balzo e curare questo aspetto di fondamentale importanza per qualsiasi società calcistica, anche semplicemente per un senso di riconoscenza. Sarebbe superfluo ricordare che proprio i tecnici del settore giovanile del Bari, Vito Di Bari, Federico Giampaolo e Nicola Di Leo hanno salvato il Bari, oltre alla supervisione di Giuliano Antonicelli. E in sede di conferenza De Laurentiis ha omesso maldestramente proprio di ringraziare il loro operato.
Novità sono attese nei prossimi giorni, visto e considerato che il ds Magalini è consapevole della problematica, ma come detto poco può. Va ricordato come Antonicelli ha portato a Bari la maggior parte del gruppo attuale di Primavera, con Lops e Colangiuli il fiore all’occhiello e che andranno quest’estate in ritiro per essere valutati da Longo (clicca qui per approfondire). Non solo: a lui si deve la formazione della rosa della selezione Under 17, forse la migliore annata che negli ultimi tempi si sia vista nella Puglia biancorossa e delle selezioni Under 15 e 16.
Infine, ma non per importanza, Antonicelli consigliò nel lontano 2019 all’allora ds Matteo Scala l’acquisto di Folorunsho dal Francavilla. Se il Napoli (dei De Laurentiis) si ritrova un gioiello tra le mani, in odore di rinnovo di contratto sino al 2029, tantissimo lo si deve all’esperto dirigente, che in questi giorni è comunque al lavoro (come tanti altri) in attesa di conoscere il proprio futuro e dunque meriterebbe un trattamento più rispettoso.
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