I 5 peggiori acquisti di Ciro Polito da direttore sportivo del Bari

I 5 peggiori acquisti di Polito

Con una nota pubblicata nella mattinata di ieri, il Bari ha comunicato la decisione di separarsi dal direttore sportivo Ciro Polito. L’ex portiere lascia il capoluogo pugliese dopo tre stagioni intense, condite da una promozione in Serie B, una finale playoff per andare in Serie A e un’ultima annata vissuta tra mille difficoltà. Proprio in virtù degli errori commessi quest’anno, la società ha deciso di interrompere il rapporto con Polito un anno prima della scadenza fissata dal contratto ancora in essere.

In questo triennio Polito ha alternato intuizioni vincenti, che abbiamo classificato in questo pezzo, ad abbagli clamorosi, che invece andremo ad elencare qui. Ne abbiamo scelti 5, attenendoci principalmente ad un criterio: la distanza tra aspettative generate dall’acquisto ed effettivo rendimento.

Bari Polito Ruscitto Voto Pissardo
Copyright: SSC Bari

Brenno dal Gremio

Per settimane Ciro Polito, come da lui stesso ammesso, ha partecipato a riunioni fiume con i vertici del Gremio per garantirsi le prestazioni del portiere brasiliano Brenno. Dopo aver perfezionato il suo acquisto sulla base di un prestito oneroso (quasi 500.000 euro) con diritto di riscatto, Polito ha rivendicato a più riprese la bontà dell’operazione e il valore del giocatore, venendo però smentito dal campo.

Brenno ha denunciato limiti, sia tecnici che attitudinali, che qui su PianetaBari avevamo segnalato quando il suo nome era iniziato a circolare. La gara casalinga contro il Pisa, la sua ultima in biancorosso, è stata l’emblema del suo difficoltoso trascorso a Bari. A mettere il dito nella piaga per il povero Polito il fatto che una grande fetta della salvezza del Bari sia passata dalle parate di Pissardo, arrivato da svincolato come terzo portiere.

Brenno
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Scheidler dal Digione

L’acquisto più oneroso dell’era Polito (1.6 milioni di euro) risponde al nome di Aurelien Scheidler. Il suo ingaggio, arrivato sul gong della sessione estiva, ha rappresentato l’unica macchia sull’operato di Polito nell’anno del ritorno in Serie B. Scheidler è ancora di proprietà del Bari, dopo un’altra annata mediocre in prestito in Spagna, ma difficilmente vestirà nuovamente la maglia biancorossa.

Di lui resteranno 3 gol e l’esultanza iconica sotto il settore ospiti del Rigamonti di Brescia: decisamente troppo poco per un investimento che ha superato il milione di euro, ritenuto sbagliato anche dall’area tecnica barese.

Scheidler Bari prestito
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Aramu dal Genoa

Mattia Aramu è arrivato negli ultimi giorni di mercato per compensare la lunga assenza di Jeremy Menez, ma il suo apporto, nonostante non sia stato condizionato da alcun infortunio grave, è stato comunque inferiore a quello garantito dal fantasista francese.

Aramu ha concluso la stagione senza andare mai a segno e dando la costante impressione di essere in ritardo di condizione, tanto da finire fuori rosa per lunghi tratti della stagione. Che Aramu non fosse più il giocatore ammirato a Venezia era evidente dopo la stagione anonima vissuta a Genova, ma questo tracollo fisico, atletico e prestazionale era difficilmente pronosticabile. Un salasso invece il suo stipendio, il piano alto della rosa, percepito quest’anno regolarmente senza dare alcun contributo alla causa. Insomma, denaro sperperato.

Aramu Bari Polito
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Puscas dal Genoa

Il manifesto della gestione negativa di Ciro Polito in questa stagione è stato l’acquisto di George Puscas. La scelta dell’attaccante rumeno va in contrasto con quelle che sono le idee sbandierate più e più volte dall’ex direttore sportivo, che si è sempre detto contrario ad acquistare calciatori solo per status. La scelta di Puscas è stata pigra, forse figlia della fretta e della paura di investire su un profilo più giovane ma meno rodato nella categoria.

I 4 gol realizzati non devono in alcun modo ingannare: la presenza di Puscas è stata a tratti dannosa, soprattutto a causa dell’indolenza con cui approcciava le gare. Se poi si aggiunge l’altissimo stipendio percepito dal romeno in questi 6 mesi (quasi 700.000 euro), il bilancio si aggrava irrimediabilmente per l’ex direttore sportivo biancorosso.

Puscas Bari
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Galano dal Pescara

Nel pezzo in cui incensavamo l’acquisto di Rubén Botta da parte di Ciro Polito facevamo menzione anche dell’infortunio al ginocchio che lo costrinse ai box nel girone di ritorno del campionato 21/22.

Per ovviare a questa pesante assenza, Polito si giocò la carta ‘ritorno strappalacrime’, riportando a Bari uno dei calciatori più apprezzati degli ultimi anni, Christian Galano. L’operazione nostalgia non ebbe però buon esito: Galano non riuscì ad entrare in sintonia con le idee di Mignani che ben presto lo silurò a vantaggio di una linea di centrocampo più robusta. La riconferma l’anno dopo è stata altrettanto incomprensibile, con il Robben di Puglia mai preso in considerazione. 

Breve ma significativa intervista per Cristian Galano, intervenuto ieri nella puntata di Chiacchiere da Bari su…

Pubblicato da PianetaBari su Martedì 26 marzo 2024

By Giovanni Fasano

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