Grandolfo a PianetaBari: “La tripletta mi creò aspettative altissime. Tornare? Era il mio sogno. Crediamo alla B col Monopoli”

L'intervista a Grandolfo

Una delle squadre rivelazione del campionato di Serie C è stato il Monopoli. I pugliesi di mister Colombo, dopo aver ottenuto la salvezza ai playout nella scorsa stagione, hanno terminato il proprio campionato al terzo posto in classifica: un’ottima posizione in vista dei playoff che prenderanno il via nelle prossime settimane. Con 12 gol stagionali, uno dei principali trascinatori è stato Francesco Grandolfo.

L’attaccante, nato a Castellana Grotte nel luglio del 1992, è cresciuto calcisticamente nelle giovanili biancorosse facendo il suo esordio in prima squadra il 7 maggio del 2011 contro il Palermo. Memorabile la sua tripletta all’ultima giornata col Bologna, per quelle che di fatto sono le ultime reti in Serie A del Bari. Ad agosto di quell’anno, l’allora diciottenne Grandolfo andò al Chievo in prestito, per poi tornare in Puglia nell’estate del 2012 collezionando 6 presenze con Torrente nella stagione successiva. Nella sua carriera ha cambiato diverse casacce tra cui, tra le altre, le pugliesi Fidelis Andria e per l’appunto il Monopoli, dove ha trovato la sua maturazione calcistica.

Grandolfo è intervenuto ai nostri microfoni parlando del passato, del Monopoli e di eventuali sogni futuri.

Grandolfo
Copyright: Tullio M. Puglia/Getty Images – Via OneFootball

L’intervista a Grandolfo

Francesco, è stata una stagione lunga e positiva a Monopoli. Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno?
«Il giudizio è estremamente positivo. Abbiamo fatto una grande stagione, sono andato in doppia cifra avendo fatto 12 gol e secondo me la squadra si è espressa al massimo del suo potenziale. Dall’anno scorso è cambiato tantissimo, è arrivato un mister che avevamo tre anni fa ed uno staff nuovo. È cambiato tutto il gruppo: un gruppo che ha oltre che valori tecnici, valori morali molto importanti. Questo ha influito tanto nei risultati ottenuti quest’anno».

In vista dei playoff, credete di poter arrivare fino in fondo?
«Noi ci crediamo perché abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutte le squadre. Sappiamo che i playoff sono una lotteria, ma li affrontiamo con la voglia di arrivare più in fondo possibile».

Durante tutto il campionato c’è stato un momento in cui hai pensato di poter arrivare in B dalla prima posizione?
«In più di una partita, tra tutti c’è stato il momento in cui siamo stati primi e siamo andati a giocarcela con il Benevento. Poi, anche un pò complice l’esclusione del Taranto e della Turris dove ci son stati tolti nove punti, la classifica è cambiata e, nella nostra testa, abbiamo subito questa notizia».

Dopo questa stagione, sogni una chiamata dalla Serie B?
«È presto, attualmente non lo so. Non so quali sono i giocatori cercati in Serie B, anche per un discorso d’età o di altro genere. Un giocatore ci spera sempre, ovvio che mi piacerebbe, ma ad oggi non so proprio cosa aspettarmi. Ho un altro anno con il Monopoli».

Grandolfo
Copyright: S.S. Monopoli 1966

Che ricordi hai della piazza di Bari e che emozione è stata esordire in Serie A con la maglia biancorossa?
«I ricordi son divisi tra belli e brutti. Ho fatto tutto il settore giovanile del Bari sino ad arrivare in prima squadra, quelli sono stati anni bellissimi. Erano tempi in cui il settore giovanile del Bari era fortissimo, nascevano un sacco di talenti e ce la giocavamo con tutti. Esordire in Serie A, dopo aver fatto tutta la trafila, è stato un sogno. Ci son stati anche ricordi brutti: è capitato forse nel periodo più nero della storia del Bari. È stato macchiato da questo. Poi il Bari è fallito e mi son trovato a piedi: da quel punto di vista non conservo un bel ricordo».

Il nome di Grandolfo è associato molto spesso a quella tripletta al Bologna. Viste le aspettative, quanto ha pesato quella tripletta nella tua carriera? Quasi “rimpiangi” di averla fatta?
«Il fatto che abbia creato diverse aspettative è vero, questo per un ragazzo giovane non è stato ottimale. Quando fai tripletta in Serie A e poi scendi di categoria, tutti si aspettano che tu faccia tripletta tutte le partite. Ho dovuto affrontare tutte le difficoltà che incontrano i ragazzi giovani, sicuramente questo non mi ha più di tanto aiutato. Ovviamente non posso rimpiangerla però, quando qualcuno fa tripletta, va da se che le aspettative siano altissime e se non le sai rispettare non riesci a restare in alto».

Il gol di Grandolfo contro il Bologna è l’ultimo in Serie A del Bari…
«Si, ogni tanto ci scherzo. Essendo di Bari tutti i miei amici son tifosissimi del Bari e me lo ricordano sempre».

Grandolfo
Copyright: Gabriele Guerra/Getty Images – Via OneFootball

C’è mai stata occasione di tornare a Bari in qualche sessione di mercato? Sogni di tornarci?
«Sinceramente non c’è mai stata occasione. Da quando è cambiata la società si sono fatte altre scelte, han giocato pochi ragazzi di Bari nel Bari. L’unico che io ricordi è Bellomo, a parte Nicola credo nessun altro. È impossibile che un ragazzo di Bari venga chiamato e non scelga di andarci. Per tutti i ragazzi di Bari il sogno è quello. Quando, come ho fatto io, inizi facendo il raccattapalle sogni di giocare in quello stadio lì».

Hai giocato proprio con Bellomo nella stagione 2012/13. Ti aspettavi potesse essere così importante ancora oggi per il Bari?
«Si, me lo aspettavo. A me è sempre piaciuto, per come vedo io il calcio lui ha sempre cercato di far la giocata un pò più difficile prendendosi le responsabilità. Nei momenti di difficoltà si è fatto trovare, ha dimostrato anche adesso di tenerci. Apprezzo questo suo provar la giocata anche a costo di essere criticato. Credo che questo sia dovuto ad uno spirito di appartenenza più forte».

Bellomo
Copyright: SSC Bari

Si dice che giocare a Bari sia diverso rispetto ad altre piazze della Serie B. Sei d’accordo con questa riflessione?
«Gioco da tanti anni e si, ci sono piazze più pesanti di altre per il clamore, per il legame che c’è con la città e si fanno sentire. Ciò può anche diventare un ostacolo, perché quando sbagli una piazza importanti te lo perdono meno. Giocare nel Bari non è come giocare a Cittadella dove c’è molto meno tifo, meno pressione meno aspettative. Ci sono i pro e i contro».

Hai seguito il Bari in questa stagione? Credi che, con la sconfitta col Modena, i biancorossi possano ancora ambire ad un piazzamento playoff?
«Non ho seguito benissimo il Bari quest’anno, è un campionato equilibrato. Nonostante le varie turbolenze, sta facendo una discreta stagione. Ho visto che la lotta per quel posto lì è accesa, se dovesse raggiungerli la piazza di Bari darà una grossa mano».

Grandolfo
Copyright: S.S. Monopoli 1966
By Domenico Farella

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