Che bel Bari! A Frosinone Longo e i suoi ragazzi vincono e convincono

Vittoria convincente per il Bari a Frosinone

Forse è vero, prima di farsi prendere dagli entusiasmi bisognerebbe aspettare, dato che due partite non bastano per trarre conclusioni sulle potenzialità di una squadra. Il Frosinone, inoltre, era una compagine in crisi e potrebbe non essere l’avversario più utile per dare indicazioni veritiere su quali potranno essere le ambizioni di questo Bari. Eppure è impossibile non sentirsi più che soddisfatti dopo una vittoria importante perché pienamente meritata, al termine di una partita dominata, in cui la formazione di Moreno Longo ha dimostrato di poter offrire trame interessanti e collaudate nel reparto offensivo e al tempo stesso solidità in non possesso.

Il 3-5-2, da questo punto di vista, sembra davvero l’abito più adatto alle caratteristiche della squadra, in grado di valorizzare al meglio gran parte delle invidualità a disposizione del tecnico.

Esultanza Bari Serie B
Copyright: SSC Bari

Primo tempo tattico, poi la sblocca Maita

Se il Bari ha dilagato soprattutto nella ripresa, anche in un primo tempo molto tattico è stato in grado di tenere sempre in mano il pallino del gioco. Il Frosinone, che a dispetto delle voci della vigilia ha confermato il 3-4-2-1 visto nelle ultime due gare, ha lasciato agli uomini di Longo il compito di tenere il controllo della sfera (le statistiche sul possesso, al duplice fischio, diranno 75-25 a favore dei galletti), preoccupandosi soprattutto di chiudere gli spazi nelle zone centrali. A questo i biancorossi hanno provato ad ovviare con una buona mobilità degli uomini e un giro palla ragionato, anche se non sempre fluidissimo, costruendo diverse occasioni pericolose.

I biancorossi sono stati bravi anche in fase di non possesso, con Maita e Benali che hanno lavorato per chiudere rispettivamente Chicella e Gelli, mentre a Lella è stato affidato il compito di schermare soprattutto il braccetto di sinistra avversario. Particolarmente importante è stato anche il contributo degli esterni: Dorval ha occupato spesso posizioni molto avanzate, quasi in linea con l’attacco, per cercare di ricevere i tanti cambi di campo operati dai compagni di squadra. A mancare era solo il gol, ma a questo ci ha pensato Mattia Maita. Il numero quattro, autore di un’ottima prova, ha infatti sbloccato la contesa proprio a ridosso dell’intervallo, con una splendida sassata da fuori area che si è infilata nell’angolino basso alla destra di Sorrentino. 

Maita
Copyright: SSC Bari

Secondo tempo, che bel Bari

I primi venti minuti della ripresa, poi, sono quelli in cui i biancorossi hanno dilagato, anche in virtù di un atteggiamento più spregiudicato degli ospiti. Il Bari, infatti, si è preso tutti quegli spazi che il Frosinone ha concesso. Dopo un’occasione mancata da Novakovich, i biancorossi hanno trovato il raddoppio a seguito di una bellissima azione: Oliveri, dopo un triangolo con Maita, ha messo la sfera per Dorval, che ha avuto gioco facile nel depositare in rete. Gol pregevole, da quinto a quinto, come nei sogni di tutti gli allenatori. Poco dopo, sfruttando un errore difensivo della formazione ciociara, ormai allo sbando, i galletti hanno recuperato palla in mediana e collezionato in campo aperto il gol dello 0-3, con una sassata di Favilli, a cui per un fuorigioco in fase di sviluppo dell’azione è stata negata la gioia della doppietta in rovesciata.

Le due occasioni per il Frosinone capitate nel finale sono servite solo per regalare una vetrina anche a Pissardo, entrato per un infortunio di Radunovic e subito protagonista. Poi il fischio finale, al seguito del quale è partita la festa della squadra sotto la curva. Serve tenere i piedi per terra, certo, ma da tempo non si vedevano queste immagini di entusiasmo. Dopo tutto quello che è successo nel recente periodo, sono un toccasana per tutto l’ambiente.

Oliveri Dorval
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Cosa lascia Frosinone-Bari

Il Bari torna in Puglia con tante consapevolezze in più e con la certezza che il lavoro iniziato in quel di Roccaraso inizia a dare i suoi frutti. I biancorossi hanno vinto perché hanno saputo sfruttare le giocate provate e collaudate, a partire da quei calci piazzati che a lungo avevano rappresentato il tasto dolente per i galletti. Ha colpito, poi, soprattutto la mobilità dei calciatori: nel primo tempo, quando gli spazi erano pochi, il centrocampo si è mosso in maniera rapida per sfruttare gli spazi, con Falletti che ha ampliato il suo raggio d’azione nel tentativo di coinvolgere tutta la mediana, Maita che ha saputo allargarsi spesso per dialogare con gli esterni e Benali bravo ad arretrare sulla linea dei centrali per far partire l’azione. Insomma, le basi per far bene ci sono tutte. Adesso la grande sfida è quella della continuità.

By Raffaele Digirolamo

Dottorando in filosofia presso l'Università degli Studi di Bari. Curo la newsletter per Elezioni Usa 2024 e scrivo per PianetaBari

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