Mattia Maita è ormai un simbolo del Bari, visto che questa è la quinta stagione consecutiva in biancorosso. Nella gara con il Pisa, l’ex Catanzaro ha superato il traguardo delle 150 presenze in Puglia. Numeri importantissimi, che lo pongono al secondo posto in rosa dietro al solo Valerio Di Cesare a quota 229.
Sul campo Maita ha sfoderato la migliore prestazione stagionale, lottando col cuore su ogni pallone e andando anche vicino al gol. A fine gara ci ha messo la faccia davanti alle telecamere, provando a fare chiarezza sul momento in casa biancorossa. «La C sarebbe un fallimento vitale» ha proferito il classe 1994, che dal fango della C è arrivato a Bari. Bollato come un centrocampista da terza serie, è risalito da protagonista in cadetteria, dimostrando lo scorso campionato di essere uno dei migliori interpreti perfino della Serie B.
Quest’anno, sia per la cicatrice dell’11 giugno che per una condizione fisica precaria causa diversi infortuni, Maita non ha mai inciso a dovere, apparendo spesso una sbiadita copia di quello ammirato negli ultimi campionati. Capitan futuro è però tornato, con la fascia al braccio in assenza di Di Cesare. Ora che mancano (almeno) quattro partite alla fine della stagione, Bari ha bisogno del miglior Maita. La gara di ieri lascia ben sperare.
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