Cesar Falletti è uno dei principali colpi di mercato e protagonista in positivo di questa prima parte di stagione dei biancorossi. Il fantasista uruguaiano, arrivato in prestito dalla Cremonese, si sta dimostrando imprescindibile, in quanto la sua presenza ha innalzato in modo importante il tasso tecnico complessivo della squadra. L’ex Ternana  è diventato un elemento insostituibile negli schemi di mister Longo, vista la sua duttilità che lo ha trasformato da regista offensivo a sostituto di Lella nelle ultime uscite. Nelle ultime partite, però, si è acceso il dibattito sulla reale efficacia della coppia Sibilli-Falletti.
Il momento di Falletti in pillole
Impiegato prevalentemente come seconda punta a fianco di Lasagna, l’impatto in positivo di Falletti è stato senza dubbio importante. A seguito della squalifica di Lella, l’uruguaiano è stato arretrato nel cosiddetto ruolo di mezzala di squilibrio. Una posizione che evidentemente lo limita, come si è visto a Cremona o ad esempio nel match contro il Catanzaro.Â
Che Falletti, comunque, abbia un ottimo rendimento lo si può evincere leggendo una serie di numeri che vanno in questa direzione: secondo centrocampista dietro a Benali per passaggi riusciti, primo in ex-aequo per passaggi chiave assieme sempre al centrocampista libico, secondo per palle lunghe precise dietro a Vicari e primo per dribbling tentati.
Quello si osserva dalle heatmap di Falletti è la sua onnipresenza in tutte le zone del campo, dimostrando un forte senso di sacrificio che ben si abbina al calcio intenso richiesto da Longo. Inoltre, con lui il Bari torna a disporre di un calciatore capace di garantire pericolosità su corner e punizioni, caratteristiche inesistenti nei calciatori della passata stagione.
Il dualismo con Sibilli
La sensazione è che però la presenza di Sibilli, titolare nelle ultime 2 dopo l’infortunio, stia diventando un equivoco tattico in questo Bari, depotenziando Falletti. Come analizzato da queste pagine (clicca qui per rileggere l’analisi di Bari-Catanzaro), Sibilli sul piano delle scelte e delle esecuzioni tecniche venerdì sera ha disputato una delle peggiori prestazioni da quando veste la maglia del Bari. La domanda è scontata: quanto può, in questo momento, tornare utile arretrare l’ex Cremonese oberandolo di dettami tattici difensivi in fase di non possesso solo per trovare uno spazio nell’undici titolare a Sibilli?
In un’intervista ai nostri microfoni, mister Breda disse testualmente che «nonostante possa fare anche la mezzala perché ha caratteristiche fisiche e tecniche adatte, Fallletti si trova molto meglio in un ruolo più centrale e libero». Il momento non particolarmente esaltante di Sibilli, ancora a secco dopo 9 partite, unita a una sua anarchia tattica, comportano così un dualismo che spicca più di una loro coesistenza.
Il ritorno di Lella dalla squalifica post Cosenza, dovrebbero indurre mister Longo a tornare nella direzione di un 3-5-2 più equilibrato con un centrocampo più muscolare e con Falletti avanzato nuovamente come seconda punta. D’altronde, le cose migliori di questo Bari si sono viste proprio con questa tipologia di assetto, con un Falletti più concentrato sull’ultimo terzo di campo piuttosto e maggiormente sgravato da compiti tattici. I due, molto probabilmente, si giocheranno una maglia per la trasferta di La Spezia, con l’uruguaiano per forze di cose favorito.
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