Sono i giorni di Mehdi Dorval. L’esterno francese sta vivendo un magic moment con 4 reti e 3 assist in 17 giornate, con un rendimento che ha attirato le attenzioni di numerosi club stranieri. Per il momento hanno bussato all’entourage del giocatore 3 squadre inglesi (2 di Premier e 1 di Championship), oltre a 1 club tedesco e 1 (top) olandese (clicca qui per approfondire). Ieri vi abbiamo anche riportato in anteprima le parole del diretto interessato, che ha anche ammiccato alle lusinghe napoletane, seppure al momento non ci risulta alcun interesse dell’altro club dei De Laurentiis (clicca qui per leggere la sua intervista).
Per conoscere meglio Dorval, ci siamo affidati a uno dei suoi scopritori: Elio Di Toro. I due hanno condiviso un anno a Cerignola nel 2021/22, culminato con la promozione in C del club ofantino. Di Toro, attualmente direttore sportivo del Cerignola, è intervenuto a PianetaBari Talk su Twitch e YouTube (clicca qui per iscriverti al nostro canale YouTube).
L’intervista a Di Toro su Dorval
Come si spiega questa stagione di Dorval?
«È un giocatore che utilizza entrambi i piedi in maniera naturale. Da noi giocava a sinistra, quarto basso, ma era un attaccante aggiunto che creava superiorità numerica in fase offensiva, oltre ad avere quella caratteristica di rientrare sul destro che dà dei frutti notevoli. In più era un Under, ma per come giocava e il carisma che ci metteva sembrava già un giocatore formato e navigato. Ci ha risolto davvero parecchie situazioni, per cui sono felice che si sia sbloccato in maniera continuativa, perché era quello che gli mancava. Creava tante azioni per assist, ma adesso ha raggiunto il salto di maturità, diventando un giocatore formidabile in zona gol».
Quanto sono servite le sue prime 2 stagioni a Bari per crescere?
«Il suo è stato un percorso giusto, con situazioni necessarie. Il salto dalla D alla B non era semplice, ha dovuto per forza di cose passare per conoscenze e ritmi diversi. Questa è una fase di crescita necessaria, perché certi giocatori più prendono consapevolezza dei loro mezzi più tirano fuori le loro qualità».
Cosa la colpì di Dorval?
«Per abitudine vado sempre alla ricerca degli Under più emergenti. Mi colpì tanto la sua spregiudicatezza, la sua facilità di corsa. Nella valutazione ho spinto per acquisirlo dal Fasano, per cui ringrazio il suo avvocato Greco a cui già da febbraio dissi che volevo portarlo con me l’anno dopo a Cerignola per vincere il campionato e così è stato. Facemmo una telefonata in Francia con il suo procuratore, l’abbiamo fatto venire, gli abbiamo pagato il volo e con noi è cresciuto tantissimo».
Come è nata la trattativa col Bari?
«Vincendo il campionato di D non potevamo avere nessun legame di tesseramento in quanto lui straniero. Polito correttamente mi ha contattato dicendo che voleva il giocatore. Il suo agente francese e Greco ci avevamo avvertito che c’era questa possibilità e noi siamo stati ben contenti di aver dato la possibilità a un ragazzo di andare in B, categoria che merita assolutamente».
È già pronto per lo step successivo?
«Per capirlo bisognerebbe vederlo in quel contesto. Di certo ha fatto un percorso in grande ascesa, si sta ritagliando uno spazio di giocatore di riferimento in una piazza difficile e ambiziosa. Già a Bari si sta misurando bene, per cui credo che sia un modo per prepararsi a delle realtà importanti».
Russo è il nuovo Dorval?
«È un ragazzo che si sta mettendo in discussione come Dorval. È migliorato in alcune fasi di gioco in maniera esponenziale, gioca a destra e sinistra indifferentemente. Ha sofferto, viene dalla gavetta e oggi e spero che continui questa fase di ascesa mentale. Se continua a disciplinarsi può continuare a crescere, così come altri giocatori del Cerignola».
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