Davide Diaw è in ripresa dopo un avvio un po’ in chiaroscuro a causa di un infortunio al bicipite femorale della coscia accusato alla prima giornata in Bari-Palermo. Dal suo ritorno è stato quasi sempre schierato dal primo minuto sia da Mignani che da Marino, con i numeri che parlano di 2 gol in 9 presenze e 473′. Di questo e di tanto altro ne ha parlato questa mattina in un’intervista al Gazzetta dello Sport a firma Franco Cirici.
Le parole di Diaw
Di recente attualità è il rigore sbagliato nella gara di Piacenza: “Ci sono sempre andato sul dischetto. Non ricordo la percentuale, ma ho fatto più volte centro di quanti ne ho falliti”.Â
Il focus di Diaw è sul momento del suo Bari: “Siamo forti, con uomini esperti importanti e giovani di valore. Ci sono bastate due vittorie per attaccarci al carro dei playoff. Ecco, dovremo vincere il più possibile. Anche se tutti questi pareggi non fanno così male. Io sono avviato verso la condizione ottimale. Agli inizi ho perso un po’ di tempo per via dell’infortunio, ma il peggio è passato e la sosta mi sta giovando. Cosa pretendo da me stesso? Due gol a partita, ma so che non è facile. Spero di mettere insieme una grande stagione”.
Il sogno Serie A: “Nel calcio, come nella vita, hai quel che meriti. Semplice, non ho meritato la massima categoria. Ma non ho smesso di giocare e di sognare. Ciccio Caputo fino a 30 anni è stato considerato un attaccante di categoria, di B. Una volta promosso con l’Empoli ha dimostrato di segnare tanto anche in A. Ho scelto Bari per giocarmi qualcosa di importante in una piazza blasonata, con una lunga storia. Vorrei vincere con i compagni, provare a realizzare qualcosa di grande”.
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