Non sarà una partita come le altre quella di sabato contro il Mantova per Valerio Di Cesare. Il vice-direttore sportivo del Bari ha giocato dal 2006 al 2008 in Lombardia (due stagioni e mezzo) voluto proprio da Magalini, con cui oggi collabora proficuamente in biancorosso. Di Cesare ha rilasciato quest’oggi un’intervista a La Voce di Mantova in vista del match del Martelli.
Le parole di Di Cesare
Di Cesare parla proprio del rapporto con Magalini: «Sto imparando tanto da lui, con Il “direttore” è un insegnamento continuo. Mi ricordo la scorsa stagione: era il ds del Catanzaro e lo incontrai casualmente sulle tribune dello stadio di Ferrara a vedere
Spal-Pontedera. Era il per aggiornarsi, per vedere nuovi calciatori. Un lunedi sera di metà novembre. Sempre sul pezzo: lo ammiro. Il campo mi manca molto, però mi piace il percorso che sto facendo, è un ruolo che ho sempre sentito nelle mie corde».
Di Cesare parla della gara col Mantova: «Sarà una partita delicata per tutte e due le squadre. Siamo nella fase decisiva del campionato, sia noi che il Mantova abbiamo bisogno di punti. A Palermo il Mantova ha giocato una grande gara. L’azione del primo gol, con tutti quei passaggi consecutivi, è stata un capolavoro. Noi con la Cremonese abbiamo conquistato un buon pari. Però ci manca qualche punto, possiamo fare di più. All’andata è stata la nostra prima vittoria, una sorta di svolta per noi. Speriamo che lo sia anche sabato, anche se al Mantova voglio bene».
A Di Cesare, infine, viene chiesto se piacerebbe lavorare per il Mantova: «Lì sono stato da Dio, però per adesso ho un sogno: portare il Bari in Serie A. Perché con questa maglia sono ripartito dalla D ed ho toccato la A con un dito. Prima di andarmene vorrei togliermi questo sfizio».
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